Crolla parete al Piano Case Tragedia sfiorata a Paganica

Cedimento della cortina esterna di uno degli edifici antisismici realizzati nel 2009 Transennata la zona a rischio, segni di deterioramento anche in altre palazzine

L’AQUILA. Ancora guai per gli edifici del Progetto Case. Questa volta il problema riguarda l’insediamento di Paganica dove è crollata una cortina esterna della palazzina al numero 23 di via Carlo Casalegno.

La struttura, in legno e intonaco, alta una decina di metri, si è staccata all’improvviso ed è precipitata proprio davanti all’ingresso degli spazi utilizzati dai residenti come garage. Per fortuna in quel momento la zona era deserta e nessuno si è ferito. Di solito in questa zona scorrazzano i bambini, ieri attoniti di fronte alla parete venuta giù.

Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco che hanno provveduto a far cadere a terra tutta la cortina, sostituendola con tavoloni di legno. Tutta l’area è stata transennata e interdetta alla circolazione. I vigili hanno provveduto, inoltre, a transennare l’area sotto alla palazzina gemella, dove legno e intonaco mostrano evidenti segni di deterioramento, con le cortine che sembrano sollevate. Sia il tratto di cortina crollato che quello lesionato sono esposti a Nord-Ovest, in una zona, quella della piana tra Paganica e Onna, particolarmente esposta ai venti.

Non è il primo caso di danni che coinvolgono le strutture del Progetto Case, edifici voluti dalla Protezione civile subito dopo il sisma 2009. Si tratta di alloggi che attualmente ospitano circa 11mila persone tra cui anche circa 400 sfollati di Amatrice, colpita a sua volta da un sisma disastroso lo scorso agosto. Due anni e mezzo fa ci fu il clamoroso crollo di un balcone a Cese di Preturo, seguito, l’anno dopo, dal crollo di un balcone gemello. A quel punto il Comune, attuale proprietario, si trovò costretto a dichiarare inagibili numerose palazzine. Il processo per quei crolli, che vede coinvolte le ditte costruttrici, esponenti di Protezione civile e Comune, proprio in questi giorni è stato trasferito dall’Aquila al tribunale di Piacenza.

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