Crollo con operaio ferito: tre condanne in tribunale

Il giovane fu travolto da una parete collassata mentre manovrava una ruspa Gli imputati sono stati ritenuti colpevoli di lesioni colpose. Due le assoluzioni

L’AQUILA. Il giudice unico del tribunale Giuseppe Nicola Grieco ha condannato tre persone a un anno di reclusione (benefìci di legge), in quanto accusate per un incidente in un cantiere della ricostruzione.

La condanna per le lesioni colpose a un operaio è stata inflitta a Berardino Ciccarella, Elisabetta Lonero, Giuseppe Rapino, nelle vesti di titolari di imprese e capo cantiere.

Con la stessa sentenza il giudice ha assolto altri due imputati, Francesco Bencivenga e Giovanni Cervellini.

Il pm onorario Ilaria Prezzo aveva chiesto ugualmente le condanne ma per un anno e due mesi.

I fatti si verificarono nel novembre del 2009 quando erano in corso dei lavori di demolizione di un grosso complesso edilizio in via Germania nel quartiere di Pettino. Una demolizione, tra l’altro, che fu osteggiata da alcuni che non la ritenevano necessaria, compreso colui che realizzò quei palazzi.

Questa la dinamica dell’incidente. L’operaio, un 27enne campano, stava spostando con una ruspa parte dei detriti venuti giù dopo una demolizione ma fu investito da una parte della parete che si era improvvisamente staccata. I soccorsi furono immediati ma le condizioni sembrarono subito gravi. Il peggio fu scongiurato dopo un lungo periodo nel reparto di Rianimazione ma il giovane operaio riportò conseguenze permanenti.

Fu anche ascoltato durante il processo ma non fu in grado di raccontare la dinamica dell’incidente in quanto non ricordava più nulla.

Il cantiere, in seguito all’indagine degli ispettori Asl e polizia, fu messo sotto sequestro e questo allungò non poco i tempi per la ricostruzione di quel palazzone, visto che i sigilli rimasero a lungo per consentire gli accertamenti. Anche perché, tra le altre cose, occorreva verificare se fossero state rispettate le specifiche norme che disciplinano le demolizioni. Comunque, forse per i numerosi controlli fatti nei cantieri della ricostruzione, gli infortuni sul lavoro di una certa gravità sono stati davvero pochi a fronte di centinaia di cantieri aperti all’Aquila e provincia.

Gli avvocati degli imputati attendono le motivazioni per ricorrere in appello.

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