Cup chiuso e utenti in fila: sanzioni Asl agli operatori 

Provvedimento disciplinare: «Dopo le 19 non servito chi era in attesa alle casse» Ma la Cisal attacca: «L’azienda sanitaria scarica la sua inefficienza sui dipendenti» 

L’AQUILA. Si profila uno sciopero del personale del Cup dell’ospedale San Salvatore, in stato di agitazione per il taglio di 400 euro mensili in seguito al cambio di appalto. Oggi è previsto in prefettura il tentativo di conciliazione. Intanto, gli addetti agli sportelli per la prenotazione e il pagamento delle prestazioni sanitarie, di turno lo scorso 16 marzo, sono stati sanzionati dalla direzione aziendale con un provvedimento disciplinare, per non aver servito tutti gli utenti ancora in fila alla chiusura delle casse, alle 19.
Secondo il segretario provinciale della Cisal Giuliana Vespa, «quanto accaduto al Cup dell’Aquila è vergognoso. Alcuni lavoratori, in turno il 16 marzo, si sono visti recapitare un procedimento disciplinare per non aver servito tutti gli utenti in fila in possesso del numero elimina code a fine del loro turno lavorativo. Va precisato che, se si creano situazioni come questa, e ciò si verifica ogni giorno, la responsabilità è della Asl che si rifiuta di affiggere i cartelli in cui si avverte l’utenza che, all’orario di chiusura, le persone, anche se in possesso del biglietto elimina code, non saranno servite. Mai è stato fatto un ordine di servizio per prolungare l’orario di lavoro degli operatori», sottolinea Vespa, «né tanto meno la Asl ha mai provveduto ad autorizzare l’aumento delle ore di contratto agli addetti allo sportello. La verità è che la Asl per l’ennesima volta scarica la propria inefficienza sulle spalle dei lavoratori costretti a fronteggiare giornalmente situazioni ormai insostenibili».
La vicenda dello scorso 16 marzo aveva creato molte polemiche: dopo una lunga fila, alle 19, gli utenti ancora in coda con il biglietto di prenotazione erano stati costretti a tornare a casa, senza usufruire del servizio. L’Asl aveva poi chiarito che «le richieste degli utenti, non ancora smaltite all’orario di chiusura della cassa ticket, devono essere comunque accolte e lavorate, così come previsto da una specifica disposizione dell’azienda». C’erano state le scuse, «per i disagi arrecati» ed erano stati annunciati accertamenti. Ora è arrivato il provvedimento disciplinare. «A tutto ciò», continua Vespa, «va aggiunto lo scandaloso passaggio di appalto che ha comportato una penalizzazione economica di circa 400 euro mensili per ogni dipendente. Situazione per la quale abbiamo indetto lo stato di agitazione del Cup dell’Aquila e chiesto l’intervento del prefetto».
Le parti sono state convocate oggi per esperire il tentativo di conciliazione: fallito il quale, verranno proclamate le prime giornate di sciopero.
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