Unico in Italia insieme a quello di Andria 

Cyberbullismo e violenze di genere, ok al centro d’ascolto

L’AQUILA. L’Aquila sarà l’unica città in Italia, insieme ad Andria, ad attivare un centro di ascolto dedicato alla violenza di genere, al cyberbullismo, alle discriminazioni e all’intolleranza. Un’ini...

L’AQUILA. L’Aquila sarà l’unica città in Italia, insieme ad Andria, ad attivare un centro di ascolto dedicato alla violenza di genere, al cyberbullismo, alle discriminazioni e all’intolleranza. Un’iniziativa annunciata dall’assessore alle politiche sociali, Francesco Cristiano Bignotti, e dalla presidente nazionale del Modavi, il Movimento delle associazioni di volontariato italiano, Federica Celestini Campanari. Il Centro, che sarà collocato in locali comunali da individuare, verrà inaugurato a primavera prossima. Contestualmente, partirà una campagna di ascolto nelle scuole superiori di primo e secondo grado “GenerAzione in tour” «per sensibilizzare le giovani generazioni al tema del cyberbullismo e della violenza, con un approccio non accademico ma associativo», ha detto Celestini Campanari. All’incontro di presentazione del progetto GenerAzione, a Palazzo Fibbioni, erano presenti anche i consiglieri comunali dell’Aquila futura, Roberto Santangelo e Luca Rocci. «Lo sportello è una delle iniziative del progetto “GenerAzione”», ha fatto presente Bignotti, «finanziato dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che il Modavi sta promuovendo in Italia. L’Aquila sarà la prima città in Italia, insieme ad Andria, ad avere uno sportello dedicato». «Altre azioni saranno realizzate con il coinvolgimento delle scuole», ha spiegato la presidente nazionale del Modavi, «come i laboratori con gli studenti. Il progetto prevede, inoltre, la predisposizione di seminari, tavole rotonde e indagini conoscitive sul fenomeno tra i giovani. I dati parlano da soli: in Italia, 6 milioni di donne sono state vittime di una violenza almeno una volta nella vita, e 8 milioni di molestie sessuali, mentre la metà dei giovani è stata oggetto di bullismo o cyberbullismo, attraverso la rete. «Numeri preoccupanti», li ha definiti Celestini, «che ci hanno indotto a programmare un intervento su ampia scala, attraverso #GenerAzione, in modo da prevenire e frenare il più possibile tali terrificanti fenomeni». «Si tratta di un ulteriore impegno che l’amministrazione profonde nel sociale», ha osservato l’assessore Bignotti. «Sabato scorso abbiamo inaugurato la casa delle adozioni e dell’affido familiare e ora abbiamo aderito, in modo convinto, all’iniziativa del Modavi, consapevoli che la violenza e la discriminazione, a qualsiasi livello, sono dei mali della società che abbiamo il dovere di combattere».
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