D’Alfonso: «Pratiche sisma trattate all’ufficio di Fossa»

Scuole, incontro all’Emiciclo per stabilire le priorità di intervento nei paesi Presenti gli amministratori di Capitignano, Montereale e Campotosto

L’AQUILA. Scuole da ricostruire ex novo e personale da dislocare nei vari territori colpiti dagli ultimi terremoti, dentro e fuori il cratere sismico relativo al sisma del centro Italia del 24 agosto e del 30 ottobre. Sono i temi affrontati ieri mattina nel corso di un vertice all’Emiciclo tra i 21 sindaci dei Comuni colpiti con il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, al quale hanno partecipato anche i rappresentanti delle quattro Province, il dirigente della sala operativa della Protezione civile Antonio Iovino e il direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni Paolo Esposito. Presenti gli amministratori comunali di Montereale, Campotosto e Capitignano, che fanno parte del cratere sismico.

D’Alfonso (che è anche vicecommissario per la ricostruzione) comunicherà entro fine anno al commissario del sisma del Centro Italia Vasco Errani quali sono le scuole da ricostruire in un sito diverso. «La riunione è stata convocata per l’edilizia scolastica che ha necessità di essere delocalizzata in ragione dei danni subiti», ha spiegato D’Alfonso. «È emerso che problemi generali di edilizia scolastica sono tenuti da tutti i Comuni. Su di essi si interverrà per ripristinare la capacità di funzionamento e di resistenza sismica. Abbiamo affrontato anche il problema del trasferimento delle risorse umane ai Comuni del cratere e avremo un occhio di riguardo anche per quelli fuori cratere con risorse umane della Regione. Abbiamo cominciato a delineare anche come impiantare l’ufficio principale di elaborazione delle pratiche che, naturalmente, sarà a Fossa». Il sottosegretario regionale con delega alla Protezione civile Mario Mazzocca ha sottolineato un’altra esigenza emersa nel summit: la necessità «di far procedere le pratiche autorizzative in modo efficiente: come fare per velocizzare i tempi ed essere concreti, reali, e dare risposte immediate in relazione all'evoluzione legislativa di questi giorni». Ai sindaci, inoltre, serve che ci siano le effettive disponibilità di personale. «Quanto alla distribuzione logistica degli Uffici territoriali, è chiaro Teramo non potrà non essere considerata adeguatamente, se non altro per la quantità dei danni che ha riportato e ancora in fase di accertamento», ha spiegato Mazzocca. Il vero nodo, ora, è il personale. Si avrà la disponibilità di 21 persone, che saranno dislocate nei vari Comuni in base alle esigenze e in aggiunta a quelli già presenti in relazione al cratere del 2009. «Si accederà tramite graduatoria Ripam», ha precisato Mazzocca. (m.g.)

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