D’Ercole incontra Molinari e porta sacerdoti

Il nuovo vescovo ausiliare sarà accompagnato dagli orionini.

L’AQUILA. «Preghiamo per il vescovo ausiliare Giovanni». Nelle messe celebrate ieri all’Aquila, nel corso della preghiera dei fedeli, è risuonato per la prima volta il nome di monsignor Giovanni D’Ercole, originario di Rendinara di Morino, vescovo titolare di Dusa e ausiliare dell’Aquila, cioè primo collaboratore dell’arcivescovo monsignor Giuseppe Molinari. I due presuli si sono incontrati già sabato pomeriggio, quando il neo-ausiliare è arrivato in città direttamente da Roma dove, al mattino, aveva condotto la trasmissione televisiva di Raidue «Sulla via di Damasco». Nel corso dell’incontro, tra le altre cose, si è parlato anche dell’imminente arrivo in città di alcuni religiosi della Piccola Opera della Divina provvidenza (Don Orione) che raggiungeranno L’Aquila insieme al vescovo ausiliare. Lo stesso Molinari si è detto entusiasta dei nuovi arrivi.

Monsignor D’Ercole, nato a Morino il 5 ottobre 1947, completati gli studi per il sacerdozio nella pontificia università Lateranense di Roma, è stato ordinato sacerdote il 5 ottobre 1974, nel giorno del suo 27º compleanno. Ha ottenuto, poi, il dottorato in teologia morale all’Accademia Alfonsiana e il diploma di comunicazione sociale alla facoltà di Scienze statistiche di Roma. Da 1974 al 1976 è stato cappellano del carcere minorile di Casal del Marmo e incaricato della nascente parrocchia di Nostra Signora di Fatima a Massimilla, sempre a Roma. Dal 1976 al 1984 è stato missionario in Costa d’Avorio, prima di tornare in Italia dov’è stato anche direttore provinciale dell’Opera Don Orione e vicedirettore della sala stampa della Santa Sede, prima di operare in Segreteria di Stato, In queste ore stanno arrivando a monsignor D’Ercole numerosi messaggi di felicitazioni per il nuovo incarico.

«Rivolgo i più calorosi auguri di buon lavoro a monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo ausiliare», scrive la presidente della Provincia Stefania Pezzopane. «Apprezzo e condivido l’appello di collaborazione rivolto alle istituzioni e al territorio. Un appello, questo, che la Provincia dell’Aquila raccoglie sin d’ora, proseguendo un percorso già avviato. Il suo contributo, in un momento così difficile per la città, sarà sicuramente un supporto prezioso alla rinascita della comunità aquilana, indispensabile corollario alla ricostruzione delle case e delle chiese».