l’ausiliare a un passo dall’addio

D’Ercole: «Non speravo di restare»

Il congedo del volto noto della tv: diocesi spaccata non per colpa mia

L’AQUILA. «Contrapposizioni in Curia? Non per colpa mia». Mette le mani avanti il vescovo ausiliare monsignor Giovanni D’Ercole, il cui tempo all’Aquila sembra essere scaduto. Riferito al nuovo presule, il volto noto della tv afferma: «È una persona molto brava e sono contento per L’Aquila. Lo conosco da molto tempo, da quando non era neppure prete, siamo amici».

In relazione alla sua posizione, D’Ercole, originario di Rendinara di Morino, spiega che è una prassi che l’ausiliare «non prenda il posto del titolare. Quindi non mi aspettavo di diventare vescovo dell’Aquila. Sono venuto per spirito di servizio, per aiutare dopo il terremoto», ricorda. «Il mio augurio è che, con l’arrivo di monsignor Petrocchi, ci possa essere un nuovo inizio per la diocesi, la comunità dei sacerdoti, la comunità cristiana e l’intera città, in una rinnovata volontà per superare difficoltà e competizioni e camminare insieme», continua il prelato, conduttore della trasmissione televisiva Rai «Sulla via di Damasco», il quale, come Molinari, ammette tensioni in seno a una curia gestita da un arcivescovo e da un ausiliare. «Riconosco che ci sono state contrapposizioni», spiega, «ma non ho mai cercato lo scontro, ho sempre tentato di mettere pace, ho sempre lavorato per l’unità, non è stata mai mia intenzione dividere. Ho voluto essere strumento di unità. Il mio sforzo non è stato mai quello di spostare una parte contro l’altra, credo profondamente nella mia missione». Poi aggiunge: «Resterò il tempo utile per una nuova destinazione dove sarò felice di svolgere la mia missione con lo stesso senso di responsabilità e buona volontà che mi hanno animato all’Aquila. Credo», continua, «che sarà questione di giorni o mesi, secondo la prassi, anche se non so nulla di ufficiale. Ma sottolineo che non miro certo alla carriera. Qualsiasi impegno lo svolgerò con buona volontà, avendo dato alla mia vita un’impostazione legata al servizio».