Dalla benzina i fondi per il terremoto

Giuliante (Pdl): chiederemo solo 5 centesimi per ogni litro di carburante venduto

L'AQUILA. Non una tassa di scopo, ma una proposta di legge di iniziativa popolare che prevede, per poter ricostruire L'Aquila, «il prelievo di 5 centesimi, su ogni litro di benzina e di gasolio». L'iniziativa, che dovrebbe consentire un flusso costante di 1 miliardo 250 milioni l'anno, è stata presentata dal capogruppo regionale del Pdl, Gianfranco Giuliante. «Una strada necessaria» ha esordito Giuliante «per risolvere le oggettive difficoltà legate all'erogazione dei contributi».

«La proposta, che si compone di 4 articoli», ha spiegato Giuliante nel corso di un'affollata conferenza stampa, «non andrà ad incidere sul costo finale del carburante e quindi sulle tasche degli italiani. Si tratta di un'iniziativa assolutamente bipartisan, aperta ed emendabile, sulla quale c'è già il gradimento del presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, nonché del sindaco Massimo Cialente. Ma l'obiettivo è quello di raccogliere il più ampio consenso, per questo ci confronteremo con partiti, associazioni di categoria, sindacati e con l'assemblea cittadina che domenica scorsa ha anch'essa lanciato l'idea di una proposta di legge di iniziativa popolare». La raccolta di firme, così come spiegato da Giuliante, sarà avviata a settembre e sarà coordinata da Riccardo Chiavaroli (presente all'incontro con altri consiglieri regionali del Pdl, con il presidente della Provincia e il suo vice Antonella Di Nino).

L'obiettivo è quello di raccogliere 50 mila firme nel giro di alcune settimane, anche se il tempo concesso è di sei mesi. «Sarà l'occasione per poter misurare la capacità del territorio di essere protagonista» ha detto Giuliante. «Puntiamo a raccogliere migliaia di firme in più di quelle necessarie e ad organizzare iniziative specifiche anche fuori regione. Un modo per riaffermare con i fatti che questa è un'emergenza di tutto il Paese».

In quanto alle accise, Giuliante ha sottolineato «che alcune sono riferibili a eventi ormai fin troppo datati. Su tutti spicca la guerra d'Abissinia (1935). Il totale delle accise ammonta a 485,9 lire, pari a 25 centesimi di euro per ogni litro di carburante, ora saliti a 50. Noi chiediamo che solo 5 centesimi di euro vengano dirottati sulla ricostruzione dell'Aquila. La cosa sarà possibile anche a fronte della trasformazione (per alcuni avvenuta dal 2007) delle accise in entrate ordinarie dello Stato. In tal caso su queste entrate non si dovrebbe pagare più l'Iva al 20%. Così potremmo chiedere lo storno della quota eccedente di Iva, sempre nella misura di 5 centesimi».

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