De Santis: aumentate le presenze turistiche nei tre mesi estivi

L’assessore bacchetta i commercianti: che errore con il jazz Ristoratori e albergatori si sono fatti trovare impreparati

L’AQUILA. La musica cambia e non è solo per il jazz. Le presenze turistiche in città sono aumentate nell’arco dell’estate. È quanto emerge dai dati delle presenze al Welcome point di piazza Duomo, raccolti e illustrati dal responsabile della struttura Stefano Filauro (Abruzzo Aquilano - Incoming), affiancato da Pietro Giardini, e dall’assessore al Turismo Lelio De Santis.

Un risultato frutto anche del successo di alcuni eventi, a partire dalla rassegna nazionale arcieri, dalla lunga marcia Roma-L’Aquila, dagli spettacoli teatrali di Pier Francesco Pingitore, fino alla fortunata maratona jazz organizzata dal Mibact. Un elenco in cui l’assessore De Santis si guarda dall’inserire la Perdonanza, stigmatizzando anche la scelta fatta dal comitato organizzatore di far figurare il Jazz italiano per L’Aquila come parte integrante del cartellone del giubileo celestiniano: «Non c’entrano un c… l’uno con l’altra» ha detto. «La manifestazione di domenica deve essere autonoma, non doveva essere usata come una pezza a colori».

Di qui l’affondo per le tante occasioni sprecate, a partire dal punto di vista commerciale. «La città si è fatta trovare impreparata, a partire dai professionisti dell’accoglienza turistica. Ristoratori, albergatori e gestori dei locali hanno sottovalutato la situazione Non si può tenere chiuso un negozio in un giorno in cui in città ci sono decine di migliaia di persone. E non è giusto», ha aggiunto, «parlare di difetti di comunicazione. Erano stati tutti avvisati. Alcuni mi hanno risposto che si dovevano riposare perché avevano lavorato durante la Perdonanza. C’è stato un gioco al ribasso, frutto di un’inerzia generale della classe imprenditoriale della città. Bisogna cambiare atteggiamento».

I DATI. I numeri, si diceva, sono incoraggianti, anche in relazione alle presenze degli stranieri. Partendo dalle richieste di informazione, che, nei tre mesi estivi, sono state circa 14mila e 600. In media, per ogni “contatto” registrato dal Welcome point, bisogna calcolare poco meno di 3 persone. Facendo dunque una moltiplicazione, ecco che si arriva al totale di 35 mila. Bisogna anche tenere conto che l’infopoint è rimasto aperto solo nei week-end a giugno e luglio. Solo in agosto c’è stato un lavoro giornaliero, anche serale nei giorni di Perdonanza. Si parla di una stima di 35mila visitatori, un flusso che naturalmente non tiene conto della sola giornata di domenica in cui decine di migliaia di persone si sono riversate per ascoltare i concerti jazz. «Questi numeri ci dicono che il centro storico è vivo», afferma Filauro. «Occorre avere una visione complessiva, strategica, e mettere a sistema varie competenze e realtà professionali, creando delle sinergie tra pubblico e privato. A fine settembre saremo costretti a interrompere la nostra attività, ma sappiamo per certo che i turisti continueranno a venire anche in autunno e inverno». In ogni caso, il dato attuale è il mordi e fuggi, che «genera un indotto finanziario limitato». Un elemento controbilanciato in ogni caso «dal buon andamento delle presenze nei dintorni, generato per lo più dalla presenza del Gran Sasso, che si rivela sempre più come l’elemento vincente del turismo del futuro». La sfida è puntare sul marketing territoriale, magari facendo promozione dell’Abruzzo aquilano sulla costa.

Fabio Iuliano

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