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Delitto Colabrese, l'appello della famiglia: dite la verità

L’appello dei genitori del giovane i cui resti sono stati ritrovati due mesi fa in Liguria. Era scomparso ad agosto

SULMONA. Da mesi attendono di sapere la verità sulla drammatica fine del loro figlio primogenito. Si tratta dei familiari di Giuseppe Colabrese, il 27 enne di Sulmona ritrovato senza vita nel bosco di Romito Magra in Liguria lo scorso 9 ottobre. Mesi di attesa per sapere chi ha ucciso il giovane partito in estate per una vacanza nello Spezzino dalla quale non è più tornato. «La richiesta di verità da parte della famiglia», ha detto l’avvocato Federico Benguardato, «nasce anche per ristabilire l’assoluta estraneità di Giuseppe al mondo della droga».

Il riferimento è al fascicolo aperto, nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del giovane, per spaccio di sostanze stupefacenti a carico di Francesco Del Monaco, molto probabilmente l’ultima persona ad aver visto ancora vivo Giuseppe. Una prima svolta nell’inchiesta c’era stata dopo l’esame del Dna, fatto il 21 ottobre scorso, che aveva eliminato ogni dubbio sull’identità del corpo ritrovato nello Spezzino. Da quell’esame era arrivata la conferma che si trattava proprio del giovane partito da Sulmona e dato già da alcuni mesi prima per scomparso. Altri rilievi hanno evidenziato la presenza di un trauma sul capo del 27enne. Quest’ultimo potrebbe essere stato causato da un colpo, molto probabilmente mortale, sferrato al giovane dalle spalle. Il decesso sarebbe avvenuto nei primi giorni di agosto e non si esclude la possibilità che Giuseppe Colabrese, sia stato ucciso poche ore dopo l’arrivo nel territorio di Romito Magra. Ipotesi tante e pochi elementi certi in mano agli inquirenti che indagano per ricostruire gli ultimi spostamenti e incontri del giovane. Un puzzle con diversi tasselli ancora mancanti, come le conclusioni degli esperti nominati dalla Procura della Spezia. Professionisti alle prese con lo studio dei resti del giovane di Sulmona e con le analisi delle variazioni di temperatura e della flora presente nella zona boschiva dov’è avvenuto il ritrovamento. Indagini necessarie a dare risposte definitive sulla data e sulle cause del decesso. Di fatto, però, la Procura della Spezia sembra muoversi con estrema cautela. Insomma, il pm che coordina le indagini è in attesa di avere tutti i risultati per poter poi iscrivere il nome del presunto colpevole sul registro degli indagati. Al momento sono due i fascicoli aperti sul caso di Giuseppe Colabrese, il primo per omicidio volontario che non ha iscritti e il secondo a carico dell’amico Francesco Del Monaco per spaccio di sostanze stupefacenti.

Sullo sfondo resta il dolore di una famiglia che aspetta di conoscere la verità sulla morte di Giuseppe. ©RIPRODUZIONE RISERVATA