appello a sindaco e tordera 

Di Pangrazio: disagi inaccettabili al Centro mentale

AVEZZANO. Finestre aperte al Centro di salute mentale (ex Cim), dove l’aria è sempre più insalubre, mentre l’ordinanza del sindaco è scaduta senza centrare l’obiettivo: i lavori commissionati dall’Asl...

AVEZZANO. Finestre aperte al Centro di salute mentale (ex Cim), dove l’aria è sempre più insalubre, mentre l’ordinanza del sindaco è scaduta senza centrare l’obiettivo: i lavori commissionati dall’Asl per tamponare l’emergenza sono stati sospesi e il trasferimento in una o più strutture idonee, annunciato dal manager Rinaldo Tordera ancora non si concretizza. «La campagna elettorale è finita», attacca il consigliere Gianni Di Pangrazio, ex sindaco, «sarebbe opportuno che il primo cittadino si ricordi di far rispettare l’ordinanza emessa il mese scorso, dopo il blitz dei Nas, per mettere fine a quella situazione di degrado del Centro di salute mentale per rispetto delle centinaia di pazienti e dei numerosi dipendenti. Urge trovare subito una soluzione».
L’ordinanza del sindaco Gabriele De Angelis, infatti, è scattata oltre un mese fa, dopo un’ispezione dei Nas di Pescara che certificarono un quadro di pesante degrado nella struttura sanitaria, in via Di Gianfilippo (ex via Salto), a partire dai servizi igienici, passando per il pavimento della sala d’ingresso, gli uffici. Per tamponare la situazione, l’azienda mise in cantiere un primo intervento tampone, in attesa dei più importanti lavori di riqualificazione complessiva della struttura (680mila euro) in fase di appalto. Poi la Asl ha interrotto i lavori a metà, annunciando l’imminente trasferimento del Centro di salute mentale al Noesis, mentre per la Crisalide c’erano due opzioni in fase di valutazione: la Residenza dei Marsi di Avezzano e i locali che a suo tempo ospitavano il distretto sanitario di Pescina. Ma il tempo passa. «Non si può continuare a tergiversare», conclude Di Pangrazio, «la situazione del centro di salute mentale è insostenibile. L’Asl batta un colpo e il sindaco si attivi immediatamente per mettere fine agli inaccettabili disagi di centinaia di pazienti e qualche decina di operatori». Anche perché il quadro delle criticità igienico-sanitarie certificato dall’ispezione dei carabinieri dei Nas di Pescara potrebbe anche far scattare qualche provvedimento dell’autorità giudiziaria.
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