Differenziata, il sindaco boccia gli aquilani

La denuncia: «Su 50 controlli altrettante sanzioni». Cava, cartellino giallo all’assessore Capri

L’AQUILA. Aquilani bocciati («50 controlli, 50 sanzioni») in raccolta differenziata. E il degrado, specialmente nelle periferie, non è colpa del Comune ma dei privati, spesso delle ditte che operano nei cantieri. Un Cialente a ruota libera, nel corso della presentazione del bilancio di previsione ora atteso al vaglio dell’aula consiliare, tocca numerose questioni.

«Il degrado, in molti casi, è colpa dei privati. Molte cose brutte sono colpa dei cantieri, come nel caso dello schifo del cantiere della Provincia. In periferia ci sono fenomeni di abbandono, ma gli aquilani ancora non hanno appreso che, per una dignità della città e per risparmiare sulle spese e gli operai, dovrebbero non dico fare delle operazioni di volontariato e pulire da soli, ma almeno cercare di non sporcare e buttare la roba fuori. Quello che abbiamo visto nello svuotamento dei palazzi per fare i lavori della ricostruzione è qualcosa di vergognoso. In questa città c’è la filosofia del tutto dovuto».

«L’ultimo esempio», s’infervora il sindaco, «sono i post di Francesca Fabiani e Michela Santoro che ha lavorato con me fino a sei mesi fa. Hanno scritto che erano spente le luci a via Garibaldi quando persino i bambini sanno che per queste cose è attivo il numero verde per segnalare i guasti sugli impianti di pubblica illuminazione: 800-600-323, gratuito e attivo 24 ore su 24. Se si chiama, in un’oretta il problema è risolto. Ma c’è un gusto sottile a mettersi lì, fotografare, postare e commentare». A chi gli fa notare che questa è pur sempre la città di Sant’Agnese, il sindaco risponde che «quello è un fenomeno che rappresenta un pezzo di città. Poi c’è una Sant’Agnese del 21 gennaio e una che si muove purtroppo anche sulla stampa per tutto il resto dell’anno».

Il sindaco, riguardo alla cava Vaccarelli, dice ai residenti di Collebrincioni che «la strada che esce alla Cona è una scelta obbligata e bisogna accettarla, specialmente da parte di chi, come quella comunità, viene interessata dal passaggio soltanto per un breve tratto, e oltretutto i cittadini di quella zona traggono vantaggio economico da quella cava». Cartellino giallo, invece, per l’assessore Maurizio Capri che ha avuto un acceso confronto verbale col comitato. «Io non c’ero, ma sono molto rammaricato. La cosa mi crea imbarazzo, ma è un problema in primis dell’assessore, che sono certo vorrà scusarsi, e del partito che lo esprime. Sono comportamenti sbagliati».©RIPRODUZIONE RISERVATA