Riassegnazioni aLLOGGI ATER

Dopo il terremoto arriva anche la beffa

L’AQUILA. Proteste di alcuni assegnatari di alloggi Ater contro la decisione dell’azienda territoriale per l’edilizia pubblica di modificare i criteri di assegnazione degli alloggi. A protestare, in...

L’AQUILA. Proteste di alcuni assegnatari di alloggi Ater contro la decisione dell’azienda territoriale per l’edilizia pubblica di modificare i criteri di assegnazione degli alloggi. A protestare, in particolare sono i residenti della palazzina di via Amiternum, oggetto di lavori di riparazione dei danni causati dal terremoto del 2009. «L’Ater vuole assegnarci appartamenti ridotti rispetto a quelli che tutti noi occupiamo fin dal 1980», raccontano alcuni di loro al Centro. «L'Ater ha in programma di riprogettare gli alloggi in relazione alla dimensione dei vari nuclei familiari che li occupano», spiegano, «e ci ha convocati per conoscere le dimensioni effettive delle nostre famiglie, che nel frattempo, dopo il sisma, si sono ridotte o modificati, con figli sposati e andati a vivere altrove, congiunti nel frattempo deceduti e così via». «L’obiettivo, secondo quanto ci è stato detto, sarebbe razionalizzare gli spazi», aggiungono. Ma gli assegnatari degli appartamenti non ci stanno a non poter tornare nelle loro case, quelle lasciate la notte del 6 aprile e da tre anni inagibili. «Rivogliamo i nostri spazi, i mobili, i nostri ricordi di una vita. Perchè adesso dobbiamo ritrovarci una casa di 60 metri quadrati, se ce n’era stata assegnata una da 100, dove abbiamo vissuto per 30 anni?». (m.g.)

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