Due comunità in lutto: perdita gravissima 

Il sindaco di Roccaraso Di Donato: «Un caro amico». Lo chef Zonfa: è stato mio insegnante, bravissimo

ROCCARASO. La notizia della morte di Claudio Di Battista si è diffusa rapidamente tra le comunità di Castel di Sangro e Roccaraso, provocando sgomento e commozione soprattutto tra gli studenti dell’istituto Alberghiero. Di Battista, 49 anni, nato a Roccaraso ma residente a Castel di Sangro, da quindici anni insegnava enogastronomia proprio nella stessa scuola dove si era formato da ragazzo e specializzato come cuoco.
Addolorato e scosso per l’ improvvisa scomparsa dello chef il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato: «Un cittadino esemplare, conosciuto e molto stimato da tutti per le sue grandi qualità, sia umane che professionali», è il commento del sindaco che aggiunge: «È una grande perdita, non solo per i suoi cari che abbracciamo con grande affetto, ma per l’intera comunità. Apparteneva ad una famiglia di grandi lavoratori ed era innamorato del suo lavoro. Viveva a Castel di Sangro ma spesso e volentieri tornava anche a Roccaraso, suo paese di origine, che non lo dimenticherà mai. Un caro amico che scompare all’improvviso provocando un forte dolore».
Secondo la prima ricostruzione dell’incidente, pare che il violento impatto sia stato causato da un frontale provocatodell’invasione della carreggiata da parte di una delle auto coinvolta nell’incidente. Vani tutti i tentativi dei medici del 118 di salvare la vita al 49enne.
«Ci siamo salutati a scuola, dopo una breve chiacchierata, solo un’ora prima dell’incidente», ricorda Nunzio Marcelli, vicepreside dell'Istituto Alberghiero. Poi la telefonata di un collega mi ha informato dell’accaduto. Era stato anche mio alunno ed apprezzavo molto non solo la sua competenza ma la grande gentilezza e disponibilità verso i colleghi e soprattutto gli allievi». Anche lo chef stellato William Zonfa appare molto colpito. «Claudio Di Battista», spiega lo chef, «è stato l'insegnante di cucina più giovane che abbia avuto nei 5 anni di scuola. Quello che mi è rimasto più impresso di lui è che, oltre a essere un insegnante preparato e a tutto tondo, aveva sempre il sorriso sulle labbra. Più che un insegnante era un amico più grande. Personalmente rivolgo le più sentite condoglianze a tutta la famiglia. Senza di lui l'Istituto alberghiero, e questo mi dispiace molto, ha perso una figura molto significativa».
©RIPRODUZIONE RISERVATA