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Ecco la prima coppia nel registro comunale delle Unioni civili

SULMONA. A dieci giorni dall’avvio del registro delle unioni civili solo una coppia ha approfittato dell’opportunità messa a disposizione dal Comune di Sulmona. Si tratta di Emanuele Verrocchi e...

SULMONA. A dieci giorni dall’avvio del registro delle unioni civili solo una coppia ha approfittato dell’opportunità messa a disposizione dal Comune di Sulmona. Si tratta di Emanuele Verrocchi e Linda Marinilli, rispettivamente di 34 e 32 anni, che hanno deciso di suggellare la loro unione che va avanti da sette anni con l’iscrizione nel registro comunale.

«Abbiamo voluto essere i primi» racconta Verrocchi «perché crediamo molto nella opportunità e nel decisivo passo avanti fatto sulle unioni civili dal Comune. Si tratta di un aspetto molto importante».

Una volta avviate le pratiche e dopo le opportune verifiche, l’amministrazione comunale rilascerà un attestato di “Unione civile basata su vincolo affettivo”. Il documento è rilasciato per soli usi necessari al riconoscimento dei diritti e benefici previsti da atti e disposizioni dell’amministrazione comunale di Sulmona. Al registro potranno iscriversi due persone conviventi di nazionalità italiana o straniera – anche dello stesso sesso – residenti nel Comune di Sulmona. L’iscrizione avviene presentando richiesta al Comune.

Il registro, istituito con delibera 67 del 28 ottobre e regolamento del maggio dell’anno scorso, è disponibile negli uffici dell’Anagrafe dal 15 giugno scorso.

Il passo in avanti riguarda soprattutto il riconoscimento delle unioni fra persone dello stesso sesso, mettendo in pratica una discussione ormai annosa a livello nazionale.

«Resta inteso che la creazione di un nuovo status personale sarà competenza del legislatore statale» interviene la consigliere di maggioranza Roberta Salvati «il Comune ha voluto dare la possibilità di operare nello specifico per le tematiche relative a casa; servizi sociali; politiche per giovani, genitori e anziani; sport e tempo libero; formazione, scuola e servizi educativi; diritti e partecipazione; trasporti. Il Comune di Sulmona ha anticipato un iter dall’alto valore civico che equiparerà il convivente come parente prossimo. Aggiungere diritti non vuole dire toglierne a chi ne ha già», chiude la Salvati.

Palazzo San Francesco, dunque, all’avanguardia su uno dei temi più dibattuti di recenti.

«Alla luce del dibattito sulle unioni di fatto che vede molte nazioni impegnate nella scelta di equiparare i diritti di tutte le coppie come avvenuto in Irlanda, anche l’Italia si accinge a prendere una decisione importante in merito», conclude Salvati.

Alla bozza dell’innovativo regolamento hanno collaborato il consigliere di minoranza Alessandro Lucci e un gruppo di giovani avvocati del foro sulmonese composto da Chiara Maiorano, Francesco D’Antuono, Alessandra Faiella, Adriana Vergati, Germana Soccorsi.

Federica Pantano

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