Ecco lo staff della Inverardi Masciocchi vice rettore

Sono prorettori anche Signorelli (Attività culturali) e Tozzi (Affari internazionali) Lettera al personale nel giorno dell’insediamento, segnali a studenti e dipendenti

L’AQUILA. Un primo giorno non senza colpi di scena quello del nuovo rettore Paola Inverardi, che da ieri ha preso ufficialmente il posto di Ferdinando di Orio.

Il cambiamento, annunciato nei mesi scorsi, è sembrato chiaro a tutti i dipendenti dell’Ateneo già in mattinata, con una lettera inviata dalla stessa Inverardi. Una mezza pagina per comunicare in primis la nuova governance: nomi a sorpresa come quello del prorettore vicario Carlo Masciocchi e della prorettrice delegata agli affari internazionali Anna Tozzi. Niente incarichi, invece, per Edoardo Alesse (sfidante di di Orio nel 2004), molto vicino alla Inverardi durante l’ultima competizione elettorale e dato in pole position per il ruolo di prorettore vicario. A far parte dello staff della Inverardi, infine, ci sarà Alfio Signorelli come prorettore delegato alle attività culturali. Il docente, infatti, nei giorni scorsi ha annunciato le sue dimissioni da direttore del dipartimento di Scienze Umane, un ruolo che, seppur non incompatibile con quello di prorettore, avrebbe potuto sollevare critiche. Certo è che il dipartimento dovrà presto tornare alle urne per scegliere il nuovo direttore. La voce che circola insistentemente è che il candidato della Inverardi, in tal senso, sarà il professor Simone Gozzano.

Resta a secco anche Roberto Giacomelli per il quale si aspettava la nomina a prorettore con delega ai rapporti con l’Asl. Inverardi, infatti, ha mantenuto fede alle promesse, decidendo di tagliare sugli incarichi e riducendo il numero dei rettori vicari a due, contro la ventina di di Orio.

«È mia intenzione utilizzare in modo più intensivo gli organi di Ateneo, Senato accademico e consiglio di amministrazione, prevedendo, almeno per il primo periodo di avvio, un paio di riunioni al mese», ha spiegato ai dipendenti dell’Ateneo il nuovo rettore. «I compiti istruttori per quanto riguarda didattica e ricerca saranno svolti collegialmente dai direttori di dipartimento. Obiettivo di quest’organizzazione è di avere una struttura flessibile che possa coinvolgere il maggior numero possibile di persone».

Nell’e-mail la Inverardi sembra tentare anche un riavvicinamento con gli studenti, che non l’hanno appoggiata in fase elettorale. «Auspico che il Consiglio studentesco, che spero di incontrare al più presto, possa lavorare maggiormente in modo propositivo e pro-attivo per tutte le materie di competenza».

Poi un accenno alle questioni aperte del personale. «Analogamente incontrerò le organizzazioni sindacali per riprendere il percorso iniziato durante la campagna elettorale e teso a programmare interventi di miglioramento sostanziale della qualità del lavoro e della vita al nostro interno». Infine, un ringraziamento a di Orio «per il lungo e faticoso impegno di questi anni».

Michela Corridore

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