Ennesimo furto di rame e alberi sui binari, treni in tilt sulla ferrovia Roma-Pescara

Pendolari infuriati: "Non se ne può più di questo andazzo, veniamo trattati come animali, e chiedo scusa agli animali"

TAGLIACOZZO. Alberi sui binari e furti di rame mandano in tilt la linea ferroviaria Avezzano-Roma e i pendolari. Fine settimana caldo per i marsicani che ogni giorno raggiungono la capitale in treno per lavoro o studio. Giovedì sera il rientro a casa dopo una giornata rovente a Roma è stato caratterizzato da ritardi a catena che hanno superato gli 80 minuti.

A causa di un violento nubifragio che si è abbattuto sulla zona est di Roma intorno alle 17.40 un albero è caduto sulla linea elettrica provocando la sospensione del traffico ferroviario. I convogli hanno iniziato a maturare ritardi su ritardi fino alle 19.45 quando il traffico tra Tivoli e Valle Dell’Aniene-Mandela-Sambuci dove si era verificato il disagio è stato riaperto. I marsicani sono potuti così arrivare a casa con oltre un'ora e mezza di ritardo. Giusto il tempo di cenare, riposare e svegliarsi per una nuova giornata e un nuovo viaggio. Anche in questo caso, però, le cose non sono andate bene.

Ieri mattina, infatti, alle 5.30 la linea ha subìto dei rallentamenti a causa di un furto di rame tra Bagni di Tivoli e Guidonia-Montecelio. Anche in questo caso i lavoratori e gli studenti marsicani diretti a Roma sono rimasti bloccati sui treni che hanno subìto ritardi tra i 15 e i 20 minuti. La situazione poi alle 7.50 è tornata alla normalità.

«Non se ne può più di questo andazzo, veniamo trattati come animali, e chiedo scusa agli animali», ha spiegato con ironia Maria Agnese Massaro, «non possiamo metterci 4 ore e 10 per arrivare da Roma ad Avezzano. A Rfi e Trenitalia diciamo che è ora di spendere qualche soldino per  la manutenzione ordinaria sui binari, per qualche pullman sostitutivo e per la reperibilità del personale». (e.b.)

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