«Entra con noi e schiacci De Matteis»

Nuove intercettazioni: il vescovo D'Ercole fa campagna elettorale

L'AQUILA. E così, tra un Miserere e un'estrema unzione, il vescovo intercettato trovò il tempo per fare anche un po' di campagna elettorale, sai com'è. «Dì alla Pezzopane che se entra con noi schiaccia De Matteis». I nuovi dialoghi spuntati fuori dall'enorme mole di intercettazioni telefoniche disposte nell'ambito dell'inchiesta sulla tentata truffa da attuare attraverso la Fondazione Abruzzo solidarietà e sviluppo sono destinati a riservare, ogni giorno che passa, nuove sorprese. Come quelle frasi che disegnano i molto temporali e assai poco spirituali affanni del monsignore Giovanni D'Ercole nei colloqui con i due arrestati Fabrizio Traversi (tuttora ai domiciliari) e Gianfranco Cavaliere (all'obbligo di dimora).

VOGLIA DI DC. Metti un viaggio in auto all'antivigilia di Ferragosto 2010, col vescovo ausiliare, il prof sedicente massone e il giovane medico con la passione per la politica ereditata dal papà consigliere comunale Pdl. E una cimice senz'ali che capta una lunghissima conversazione che pare presa da uno dei palazzi del potere, una sorta di Transatlantico aquilano. Giovanni D'Ercole: «Allora dimmi». Traversi: «Allora il discorso è questo...come gruppo di Giovanardi...». D'Ercole: «Eh». Traversi: «È stato fatto un convegno a Roma dove si sono rimessi dentro tutti i pezzi della Democrazia cristiana che stavano dentro al Pdl». D'Ercole: «Sì». Traversi: «...e Giovanardi ha assunto la funzione di capofila di tutti, dei vari Rotondi, Pizza, di tutte'ste...che ci sono in giro. Sull'Abruzzo è stato deciso di fare una sorta di...». D'Ercole: «Questo me lo avevi già detto». Traversi: «È stato indicato il nostro amico per fare l'associazione».

TAFFO ASSESSORE. D'Ercole: «...me lo avevi detto già...qualcosa di nuovo?». Traversi: «L'altro giorno c'è stato un incontro al Cnr tra Luigi Rossi Bernardi e Taffo». D'Ercole: «Il presidente?». Traversi: «...è il vicepresidente, poi tra l'altro è l'uomo di Berlusconi...il centrodestra anche...pur essendo di altra fonte è dentro al Cnr...praticamente lui coniuga le due anime del Cnr...sulla base di questo Rossi gli ha chiesto esplicitamente a Taffo nel riordino, nel rimpasto che a settembre-ottobre Chiodi dovrà fare nella giunta, di farsi presentare con un gruppo di imprenditori, di forze della società civile come assessore all'innovazione e alla ricerca». D'Ercole: «Taffo?». Traversi: «Questo è per quanto...diciamo della Dc e dovremmo avere anche un accordo...anche con questo perché...per non far entrare De Matteis, perché De Matteis essendo il segretario del Mpa praticamente fa parte del terzo polo...se Chiodi non riesce a fare in tempo utile..., cioè tra settembre e...il rimpasto di giunta, l'anno prossimo Lazio, Abruzzo e Campania rivanno alle elezioni...e non so se Chiodi può essere rieletto in Abruzzo con le stesse percentuali di prima...per cui in questo momento Taffo sta sotto osservazione...per vedere anche se quello riesce a portare avanti le iniziative con la propria associazione e la propria attività. Un primo momento d'intervento è stato fatto lunedì scorso dove Taffo ha presentato al Cnr in forma formale la proposta di insediare 40 ricercatori del Cnr dentro il nucleo industriale di Poggio Picenze, dove c'è un capannone industriale...1300 metri quadri che sarebbe utile per creare un core business per L'Aquila città ricerca». D'Ercole: «Qual è?». Traversi: «Praticamente questo centro...direzione dell'Aquila avevano già fatto tutta la... di circa 320mila euro di più all'anno al Cnr per creare una propria realtà all'Aquila...e avevano fatto un accordo...tutta l'attività eccetera di 264, di 260 metri quadrati 75mila euro...che normalmente il Cnr...ora gli abbiamo fatto presentare la proposta a Taffo di affittare questi 1300 metri quadrati a 80mila euro l'anno... questa è stata recepita in forma favorevole da parte del direttore...del Cnr...ci hanno chiesto di assegnare anche...la Pezzopane...». D'Ercole: «...mi pare che oggi non andava nemmeno...finché lei non...oggi lei voleva risolvere questi...». Cavaliere: «..questi conflitti...». D'Ercole: «...speriamo che ora li risolva...». Cavaliere: «...secondo me sì...».

DE MATTEIS? LO FREGA. D'Ercole: «...gli avete...dire come fare?». Traversi: «Tutto quanto, lui m'ha detto...dice...se voi ci date una mano sull'Aquila...'sta storia della...». D'Ercole: «Devo far passare...». Traversi: «...un tecnico...». Cavaliere: «Come sindaco». D'Ercole: «No, ma il problema suo, in questo momento, lui (Giorgio De Matteis) evidentemente vuole apparire come il grande benefattore dell'Aquila». Traversi: «Sì». D'Ercole: «Se la Pezzopane è intelligente lo frega». Traversi: «Esatto». D'Ercole: «Entra nella Fondazione, si mette con noi, e lui è schiacciato». Cavaliere: «E quello è». D'Ercole: «Quello glielo avete detto a Vito (Albano)? Cavaliere: «...sì...sì». D'Ercole: «Ma questo deve fare». Cavaliere: «Un'ora siamo stati». D'Ercole: «La Pezzopane deve dire signor De Matteis noi entriamo e i progetti della Fondazione sono i nostri progetti...stop..deve dire questo...una volta detto questo...poi il dialogo è con me, e mi dice; "Senti, la Caritas che mi può fare?"». Cavaliere: «...i progetti che raccoglieva De Matteis sono gli stessi già presentati». D'Ercole: «Esatto...lui vuole mettere il cappello e vuole fare...noi, tu gli devi dire...noi ti stiamo dando...è come se dicesse...signor De Matteis i progetti li presentiamo attraverso la Fondazione di cui siamo diventati membri...cioè...lui si sente spiazzato...immediatamente gli avete tolto tutto il potere...De Matteis sta cercando di apparire il grande benefattore...il salvatore dell'Aquila per potersi vendere in campagna elettorale..ma se la Pezzopane è intelligente...». Cavaliere: «È fatta».

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