Era partito per una vacanza di 15 giorni in Liguria

SULMONA. Il 1° agosto Giuseppe Colabrese parte da Sulmona per raggiungere la Liguria per una vacanza di 15 giorni da trascorrere con il suo amico Francesco Del Monaco che lo aspetta a casa di parenti a Romito Magra. Colabrese porta con sé 3000 euro, uno zaino nero, un borsone e un cellulare vecchio modello. Il 15 agosto i genitori di Giuseppe, preoccupati per il suo silenzio, lo chiamano ripetutamente ma il telefono squilla a vuoto. A quel punto decidono di contattare Del Monaco che racconta di aver accompagnato Giuseppe alla stazione di Genova il 6 agosto per poi imbarcarsi per la Sardegna. Data che poi corregge e anticipa al 4 agosto. Il 31 agosto i genitori di Giuseppe denunciano la scomparsa del figlio. Lo stesso giorno la procura di Sulmona apre un fascicolo per violenza privata. Il 30 settembre il padre e la madre di Giuseppe sono ospiti della trasmissione “Chi l’ha visto?” Gli appelli sono senza esito. Il 9 ottobre un cacciatore trova un corpo privo di vita nel bosco di Canarpino; si ipotizza che possa trattarsi proprio del giovane scomparso. Il 13 ottobre i genitori raggiungono La Spezia per sottoporsi all’esame del Dna. Il 21 ottobre la conferma che si tratta proprio di Colabrese. Il 29 ottobre i periti confermano la presenza di una ferita sulla testa del giovane, un colpo che gli avrebbe fracassato il capo. La procura apre un fascicolo contro ignoti per omicidio volontario. Nel frattempo Del Monaco viene ascoltato dai carabinieri e cambia la sua versione, ipotizzando che l’amico fosse implicato in un traffico di drogai. A suo dire, da lui aveva ricevuto una borsa contenente droga. Del Monaco viene indagato per spaccio di stupefacenti. Il 15 gennaio gli esperti nominati dalla procura depositano la perizia che fissa la morte di Colabrese tra il 1 e il 10 agosto.

Ora l’avviso di garanzia a Del Monaco con l’accusa di omicidio volontario.©RIPRODUZIONE RISERVATA