Espulso il kossovaro che rischiò il linciaggio

Celano, rintracciato da carabinieri e polizia locale dentro lo stesso bar dove fu assediato

CELANO. È stato espulso dall’Italia Q.H. il 27enne kossovaro che lo scorso mese di novembre ha rischiato il linciaggio dopo essere stato coinvolto in una lite. Q.H., che dopo quell’episodio era stato raggiunto da un provvedimento di espulsione in quanto sprovvisto di permesso di soggiorno, non si era mai allontanato da Celano.

I carabinieri della locale stazione, al comando del maresciallo Pietro Finanza, coadiuvati da agenti della polizia locale agli ordini del comandante Giuseppe Fegatilli, lo hanno rintracciato giovedì sera all’interno del bar Santucci, lo stesso dove il giovane si era rifugiato appena qualche mese fa. I militari lo hanno prelevato, portato prima all’Aquila per espletare le pratiche del caso e poi ieri pomeriggio è stato trasferito in un centro di accoglienza dal quale, nel giro di pochi giorni, verrà rimpatriato. Q.H. era stato accusato, insieme ad un suo connazionale – L.B. di 33 anni – di aver aggredito un ragazzo del posto. L’episodio aveva portato alcune centinaia di persone ad assediarlo per diverse ore dentro l’esercizio pubblico della centralissima piazza e solo l’intervento delle forze dell’ordine aveva impedito il peggio. L’episodio provocò una serie di reazioni: il sindaco Filippo Piccone convocò un consiglio comunale straordinario sulla sicurezza, vennero rafforzati i controlli in tutto il territorio comunale con la presenza non solo di carabinieri e polizia locale, ma anche della polizia di stato.

Dante Cardamone

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