gava e ciccimarra

Ex capi della Mobile ai domiciliari per il G8 di Genova

L’AQUILA. Condannati in via definitiva per reati di falso nell’ambito dei fatti del G8 di Genova – dove un blitz della polizia all’interno della scuola Diaz, usata come dormitorio dagli attivisti del...

L’AQUILA. Condannati in via definitiva per reati di falso nell’ambito dei fatti del G8 di Genova – dove un blitz della polizia all’interno della scuola Diaz, usata come dormitorio dagli attivisti del social forum del 2001, portò al ferimento di 87 persone, alcune delle quali in modo grave – gli ex capi della squadra Mobile dell’Aquila Salvatore Gava (nella foto a destra) e Fabio Ciccimarra (nella foto a sinistra) si trovano ora agli arresti domiciliari.

Si tratta dell’effetto delle condanne per i fatti legati alle violenze avvenute all’interno della scuola genovese. Nella vicenda sono coinvolti, tra gli altri, Spartaco Mortola, ex capo della Digos di Genova, e Giovanni Luperi, ex dirigente Ucigos ora in pensione.

Per effetto del decreto «svuota-carceri» sono stati concessi loro gli arresti domiciliari, dopo che il tribunale di Sorveglianza di genova aveva respinto la richiesta di scontare la pena ai servizi sociali.

Il 30 dicembre era finito agli arresti anche Francesco Gratteri, ex capo del servizio centrale operativo e poi del Dipartimento centrale anticrimine, che deve scontare un anno agli arresti domiciliari. Nei giorni scorsi era finito ai domiciliari anche l’ex capo del servizio centrale operativo della polizia Gilberto Caldarozzi, che deve scontare otto mesi.

Rispetto agli ultimi sviluppi della vicenda, il portavoce del Genova Social foruum del luglio 2001 Vittorio Agnoletto aveva dichiarato: «Meglio tardi che mai», essendo trascorsi 13 anni dai fatti. Gava e Ciccimarra sono stati a capo della squadra Mobile aquilana, rispettivamente, fino all’ottobre 2010 e fino al luglio 2012.

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