Facebook in ufficio? Meglio di no

Dipendenti comunali, la giunta approva un regolamento sull’uso del pc. Previste dure sanzioni

L’AQUILA. Attenzione a usare Facebook in orario di lavoro o a navigare su Google dal computer dell’ufficio: la giunta comunale, con una delibera dello scorso 4 febbraio, ha approvato il «Regolamento per l’utilizzo degli strumenti informatici e telematici» all’interno delle sedi dell’ente. Un decalogo rivolto a tutti i dipendenti e i collaboratori (anche a tempo determinato) del Comune, con tanto di provvedimenti disciplinari per i contravventori. Diverse le limitazioni imposte ai dipendenti, soprattutto per evitare «comportamenti che possano arrecare danni, anche di immagine, all’ente». Intanto, si specifica che «i personal computer di proprietà del Comune sono uno strumento di lavoro. È vietato qualsiasi utilizzo per scopi privati o personali». Ai dipendenti, dunque, non è consentito «usare supporti per la memorizzazione dei dati non sicuri e di cd provenienti dall’esterno» ma anche «memorizzare documenti informatici di natura oltraggiosa o discriminatoria per sesso, lingua, religione, razza, origine etnica, opinione, appartenenza sindacale o politica». Non è possibile installare autonomamente programmi senza preventiva autorizzazione ed è vietata l’installazione di modem. La delibera, inoltre, impone restrizioni anche nell’utilizzo di Internet: «Non sono consentiti usi impropri della rete, quali la navigazione su siti web contrari a norme di legge o non pertinenti, il download di software anche gratuiti o l’utilizzo con finalità ludiche o comunque estranee all’attività lavorativa». Alle regole non sfugge neanche la posta elettronica comunale, da cui non è possibile «trasmettere dati confidenziali e personali di alcun genere, partecipare a dibattiti, siti, forum o mailing list». Si sottolinea, inoltre, che «gli utenti sono responsabili a titolo personale dei danni causati alle attrezzature informatiche e alla rete comunale dovuti all’utilizzo non corretto degli strumenti». E chi volesse portare un pc portatile da casa deve sapere che «di norma questi ultimi non devono essere utilizzati nella rete comunale». È possibile farlo solo dopo apposita richiesta alla struttura competente. Anche l’utilizzo delle stampanti è riservato ai compiti strettamente istituzionali e «ogni utente avrà cura di evitare sprechi» e di non «lasciare incustoditi documenti cartacei contenenti dati sensibili». È previsto, infine, un corso di formazione e aggiornamento per i dipendenti. Ma per assicurarsi che il decalogo venga rispettato «l’amministrazione può avvalersi anche di strumenti che consentono un controllo a distanza». E stavolta si fa sul serio: «Il mancato rispetto o la violazione delle norme del regolamento è perseguibile con provvedimenti disciplinari, nonché con le azioni civili e penali consentite».

Michela Corridore

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