il processo

False invalidità, assolti sei medici

Smontate le accuse della Procura, scagionati anche i pazienti

AVEZZANO. Erano accusati di aver diagnosticato malattie ai loro pazienti che invece erano sani come pesci. E così erano finiti sotto processo per falso e truffa in concorso e favoreggiamento per i pazienti. Sei medici di famiglia della Asl di Avezzano sono stati assolti da tutte le accuse e con loro anche i quattro pazienti. Si tratta di Michele Di Mizio, Pietro Buzzelli, Rita Di Gaetano, Patrizio Di Mizio, Filippo Vitagliani, Maria Loreta Santilli. I pazienti erano invece Natalina Ruscio, Paolina Scipioni, Claudio Di Cola e Maria Flora Polce. Il giudice del tribunale di Avezzano, Stefano Venturini, li ha assolti con formula piena. Secondo l'accusa, fingevano la demenza per ottenere la pensione con certificati di medici compiacenti. Erano stati però indagati e denunciati dalla squadra di polizia giudiziaria della Procura e rinviati a giudizio. Durante l’udienza erano stati anche sentiti alcuni testimoni. Sempre secondo la Procura, i medici indagati e i falsi invalidi avevano presentato istanze per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile, dichiarando di soffrire di demenza, gravi encefalopatie vascolari, impossibilità di deambulare, cecità che venivano avvalorate da falsi certificati medici. Questi certificati erano riusciti a ingannare anche la commissione medica della Asl. Era stata infatti riconosciuta l'invalidità al cento per cento con indennità di assistenza e accompagnamento. Le indagini hanno accertato che i certificati erano stati presentati alla commissione medica della Asl di Avezzano a sostegno della richiesta di corresponsione delle indennità economiche previste per l'invalidità civile. Secondo quanto era emerso dalle indagini, i certificati non corrispondevano alla realtà tanto che a un successivo controllo le persone coinvolte erano risultate negative all’esame neurologico, erano inoltre vigili e coscienti. Durante il processo è stato dimostrato che era tutto in regola e le patologie erano reali.

Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Franco Colucci, Antonio Milo, Paolo Novella, Loreto Ruscio, Kito De Gregorio, Carlo Polce e Domenicantonio Angeloni. (p.g.)

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