Falsi documenti in tribunale: avvocato arrestato

La donna avrebbe inventato un provvedimento del giudice, concessi i domiciliari

AVEZZANO. Avvocato avezzanese viene arrestato per avere prodotto presunti documenti falsi in tribunale. Si tratta di Berardina Simboli, 47 anni, legale del Foro di Avezzano. Alla professionista sono stati concessi i domiciliari su disposizione della Procura: dovrà rispondere di falso in atto pubblico. Sul caso indagano gli agenti della polizia giudiziaria e del commissariato.

Al legale vengono contestati diversi episodi che riguarderebbero la realizzazione di documenti mai emessi da pubblici ufficiali. Accuse ovviamente tutte da dimostrare. Le indagini sono state avviate dopo la segnalazione di alcuni dipendenti del tribunale, più in particolare degli uffici di cancelleria, che avrebbero notato delle irregolarità riguardo a della documentazione che era stata prodotta dall'avvocato di Avezzano. Si tratterebbe sempre di cause civili.

L'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore della repubblica di Avezzano, Federica De Maio, va avanti da diversi mesi. La polizia giudiziaria ha raccolto una copiosa documentazione al riguardo e alla fine gli investigatori hanno consegnato il fascicolo in Procura. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, Maria Proia, su richiesta del pubblico ministero De Maio, ha emesso una misura cautelare nei confronti dell'avvocato Simboli che dovrà rispondere dell'accusa di falso. In sostanza, la professionista, che ha uno studio a piazza Torlonia, avrebbe formato un atto pubblico che era costituito da un provvedimento emesso dal giudice; in realtà mai emesso.

Sul caso sono scattate anche le indagini della squadra anticrimine del commissariato di Avezzano, guidato dal vicequestore aggiunto Marco Nicolai. Sono state portate a termine anche delle perquisizione domiciliari nel confronti dell'indagata. La polizia ha passato al setaccio la documentazione in possesso del legale e alla fine è scattato il provvedimento cautelare. Il giudice ha concesso i domiciliari. Ora, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, l'avvocato cercherà di chiarire la sua posizione e di dimostrare la sua innocenza. L'udienza è prevista per mercoledì 18 aprile.

L'avvocato, sempre per la stessa vicenda, era stata provvisoriamente sospesa dall'Ordine degli avvocati. Successivamente il provvedimento era stato ritirato. Ora la decisione della Procura fa tornare alla ribalta il caso. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente dell'Ordine, Sandro Ranaldi.

«Analizzeremo la questione nei prossimi giorni», sono le parole del massimo rappresentante dei legali marsicani, «per prendere, qualora dovesse essere necessario, eventuali provvedimenti in merito alla vicenda».

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