Febbre suina killer, allarme alla Badia

I residenti della frazione sono preoccupati: «Si forniscano indicazioni su come evitare il contagio»

SULMONA. Restano stazionarie, ma gravi, le condizioni della 50enne della Badia di Sulmona rimasta infetta dal virus H1n1 insieme alla sorella morta alla fine del mese di febbraio. La donna è ricoverata all’ospedale Umberto I di Roma e la sua prognosi è ancora riservata. Per i medici si tratterebbe di due casi isolati favoriti dalle condizioni in cui vivevano le donne, in uno stato di indigenza e in ambiente poco salubre. Inoltre erano affette da malattie croniche e al momento del ricovero i medici dell’ospedale di Sulmona le hanno trovate immunodepresse e debilitate. Intanto, nonostante le rassicurazioni arrivate da più parti, dall’Asl e dall’assessore regionale alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci, i sulmonesi si dicono preoccupati per il possibile propagarsi del virus che quest’anno è molto aggressivo e colpisce le persone anziane e quelle particolarmente debilitate.

Soprattutto i residenti della Badia, la piccola frazione ai piedi del monte Morrone dove le due sorelle hanno sempre vissuto insieme con le loro famiglie, fino al ricovero in ospedale. In queste ultime ore la preoccupazione è salita alle stelle: in tanti protestano per la mancanza di informazione che esiste sul caso.

«Sono fortemente preoccupata che il virus possa continuare a colpire», afferma una giovane che abita nella stessa zona delle due sorelle rimaste infette, «anche perché non c’è nessuno che ci dica cosa fare e le precauzioni che bisognerebbe adottare in questi casi».

La zona della “Caprareccia”, così si chiama quella parte della frazione della Badia interessata dal caso, è molto popolosa: ci sono alcune villette, un nucleo di abitazioni dell’Ater e anche un piccolo allevamento con greggi e ovini.

«Non vogliamo fare allarmismi», aggiunge Gaetano D’Amato, «ma c’è necessità che il Comune intervenga, anche con un manifesto per dare le giuste indicazioni e spiegare, soprattutto alle persone più anziane, come comportarsi per evitare che il virus possa propagarsi».

L’Azienda sanitaria locale, come è noto, ha disposto nei giorni scorsi dei controlli e nonostante l’allarmismo della gente continua a ribadire che non ci sono particolari problemi.

Claudio Lattanzio

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