Fedeltà al lavoro, premiate 60 imprese benemerite

Medaglia d’oro a un fabbro che ha ereditato una bottega aperta 100 anni fa Attestati speciali consegnati al professor Sabatini e alla cantante Molinari

L’AQUILA. Nicodemo Donatelli forgia cancelli e recinzioni, ringhiere e altari in ferro battuto con fucina, incudine e martello. I tre strumenti tradizionali che nelle mani di un fabbro trasformano ogni prodotto in una piccola opera d’arte. Donatelli, fabbro da tre generazioni, ha una bottega artigianale a Pescocostanzo e ha ereditato il mestiere dal nonno e dal padre. Ieri ha ricevuto, all’auditorium del Parco del Castello, insieme a oltre 60 tra artigiani e piccole imprese, il premio per la «Fedeltà al lavoro e del progresso economico 2013» riconoscimento che la Camera di commercio assegna ogni anno a imprese e lavoratori dipendenti di aziende industriali, commerciali, artigiane, agricole, di credito e dei servizi.

Donatelli riporterà a casa il premio (medaglia d’oro e diploma di benemerenza) come un piccolo trofeo, sperando che anche i figli, in futuro, sappiano valorizzare il mestiere che la famiglia ha cominciato cent’anni fa. Oltre alle 60 imprese premiate per la Fedeltà al lavoro, riconoscimenti sono stati consegnati anche a sette lavoratori in servizio da oltre 25 anni in un’impresa. Nella terza categoria sono state premiate cinque imprese che hanno realizzato notevoli progressi tecnico-produttivistici. Si tratta di Coim Plast di Paganica, Edil Beton Cave, Autodemolizione San Vittorino, Meeting srl e Verdeaqua nuovi orizzonti. Premi speciali al presidente onorario dell’Accademia della Crusca Francesco Sabatini e alla cantante Simona Molinari, che già si prepara a partire, la settimana prossima, per un nuovo tour in giro per il mondo.

Un premio speciale è andato, inoltre, al maestro gelataio Stefano Biasini, vincitore del «Gelato d’oro 2013» e capitano della nazionale italiana di gelateria che parteciperà alla Coppa del mondo di gelateria 2014. Riconoscimento anche all’artigiana orafa Laura Caliendo, che ha realizzato le medaglie. Novità di quest’anno la sezione speciale «Imprese antiche». Sedici le premiate: Caputo abbigliamento (Sulmona), Eredi Ciocca Antonio (Aq), Cioni srl (Aq), Libreria Colacchi (Aq), Farroni (Aq), Sipa Fioravanti (Aq), Bottega del rame (Sulmona), Pastificio Masciarelli (Pratola), Fratelli Nurzia (Aq), Sorelle Nurzia (Aq), Maria Cristina Palomba (Civitaretenga), Panarelli (Aq), Vinicola Pietrantonj (Vittorito), Gioielleria Ranieri (Aq), Franco Tinari (Tornimparte), Angelo Ruggeri (Collarmele). Dal vino al torrone, dagli artigiani dell’abbigliamento ai bottegai, fino ai gioiellieri, fornai e pastai. Agostino Masciarelli ritira il premio e racconta: «La prima data certificata dalla Camera di commercio dell’esistenza del pastificio è il 1867. Sono 5 generazioni che la famiglia Masciarelli produce pasta artigianale conosciuta anche oltre i confini nazionali. Un buon prodotto artigianale dipende dall’esperienza». «Il Gambero rosso» ha incoronato la varietà degli “spaghettoni» (grossi bucatini senza buco) come la migliore d’Italia. Premiato anche il dipendente camerale Roberto Santucci per gli oltre 25 anni di servizio. La cerimonia, animata dalla Corale L’Aquila, si è svolta alla presenza del presidente della Camera di Commercio Lorenzo Santilli e del vice Agostino Del Re. La manifestazione è stata presentata da Fabrizio Caporale.

Marianna Gianforte

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