Federico: è necessario aumentare l’Imu

Il sindaco giudica necessari tagli alla spesa corrente per almeno 500 mila euro al fine di recuperare il disavanzo

SULMONA. Tagli alla spesa corrente per oltre 500 mila euro e l'improrogabile aumento dell'aliquota Imu sulle seconde case. Il primo cittadino, Fabio Federico, annuncia la sua proposta per risanare il buco di un milione e 300mila euro nel bilancio comunale.

La posizione dell'esecutivo non arretra sulla necessità di ritoccare l'aliquota Imu sulle seconde case portandola al 9,6 per mille (il massimo è 10,6) con un aumento di 0,2 punti percentuale sull'aliquota base del 7,6 per mille. La manovra, però, non dovrebbe penalizzare i commercianti e gli artigiani, perché l'aumento di aliquota non dovrebbe essere applicato sugli immobili ad uso commerciale e laboratori artigianali.

Ma l'opposizione e i consiglieri di Rialzati Abruzzo non sono d'accordo a ritoccare l'aliquota Imu e, al riguardo, hanno già bocciato una prima manovra nelle scorse settimane. «Il Comune», ribatte il sindaco, «non può andare in dissesto per non applicare l'aumento delle aliquote Imu sulle seconde abitazioni, si tratta di una manovra che hanno fatto tutti i Comuni italiani perché penalizzati da pesanti tagli ai trasferimenti. Non è nostra intenzione ritoccare l'aliquota sulla prima casa, come, invece, è stato già fatto da altre amministrazioni comunali, ma se si devono individuare nuove entrate, l'unica strada percorribile è questa».

Nei mesi scorsi, il Comune ha subìto tagli ai trasferimenti per circa 750 mila euro e un ulteriore taglio, di circa 500 mila euro, è previsto nei prossimi mesi. L'esecutivo, però, avrebbe individuato una prima soluzione per garantire altrettanti soldi dalle nuove entrate. «Nei prossimi giorni», aggiunge il primo cittadino, «spiegheremo nei dettagli la nostra manovra a cui stiamo lavorando anche in questi giorni». E, al riguardo, rispedisce al mittente le accuse dell'opposizione che, nei giorni precedenti al Ferragosto, ha esortato la giunta a rientrare in città per affrontare il problema. «In un anno», sottolinea Federico, «ho preso soltanto cinque giorni di ferie, ma, mi risulta che quasi l'intera giunta sia, in questi giorni, rimasta in città, in particolare il vice sindaco Enea Di Ianni che mi sta sostituendo». La giunta, inoltre, a breve, dovrà affrontare la questione delle Cooperative che gestiscono i servizi esterni del Comune. A causa di mancanza di fondi, dal 1° agosto è stato sospeso il servizio di manutenzione ordinaria, come il taglio dell'erba e gli interventi sul manto stradale e, nei prossimi mesi, a causa della scadenza degli affidamenti in proroga, rischiano l'interruzioni altri servizi fondamentali, tra cui il ritiro dei rifiuti e i servizi turistici e informatici. Secondo i sindacati, sono in bilico oltre 70 posti di lavoro. «I servizi essenziali non possono essere tagliati», aggiunge il sindaco Federico, «è necessario individuare la copertura finanziaria. Si tratta di una situazione complicata che sta caratterizzando tutti i Comuni italiani, molte minoranze l'hanno capita e hanno deciso di collaborare con le amministrazioni, ma non qui». Per affidare nuovamente soltanto il servizio di manutenzione ordinaria, fino alla fine dell'anno, servirebbero 120mila euro, a cui vanno aggiunti altri soldi che dovrebbero garantire la copertura finanziaria per bandire le gare d'appalto per tutti gli altri servizi esterni e evitare i continui affidamenti in proroga.

Chiara Buccini

©RIPRODUZIONE RISERVATA