Fiaccolata in centro per salvare l’ospedale

Tagliacozzo, è ripartita la mobilitazione volta a bloccare il declassamento dell’Umberto I

TAGLIACOZZO. Il comitato pro-ospedale torna a mobilitarsi per impedire il declassamento dell’Umberto I. I cittadini hanno sfidato il maltempo e con le fiaccole in mano hanno attraversato il centro di Tagliacozzo per accendere i riflettori sulla situazione dell’ospedale. Il comitato già in passato si era mobilitato per l’ospedale.

«La gente», ha affermato Rita Tabacco, responsabile del comitato civico, «ha risposto in maniera decisa e consapevole a quelle che sono le istanze della salute. I cittadini dicono basta alla politica dei tagli, alla politica dei tavoli e noi rispondiamo con la politica del diritto alla vita che è quindi il primato della vita. Lo stato deve erogare i servizi e i tagli sono problemi delle aziende che guardano ai bilanci e non alle persone. La situazione commissariale», spiega Tabacco, «la conosceremo appena possibile, ma per ora possiamo dire che Tagliacozzo è stata compatta, con il suo sindaco, la sua amministrazione e con le associazioni. Anche il vescovo Pietro Santoro, attraverso il diacono Antonio Masci, a seguito di una nostra richiesta, ha mandato un messaggio preciso: lui è con la vita, con la gente, con le istituzioni e i con i comitati al servizio dei cittadini. La sera non si chiude il pronto soccorso come fosse una bottega», avverte Tabacco. «Non lo permetteremo. Stiamo programmando una serie di incontri con altre associazioni e forze sociali di altri territori. La Marsica occidentale in questo momento è consapevole della dignità dello Stato di diritto». Con l’afflusso di turisti, infatti, Tagliacozzo raddoppia i suoi residenti e per questo i cittadini impegnati nella battaglia insistono nell’opera di sensibilizzazione sull’importanza della struttura ospedaliera.

Pietro Guida

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