Finanziamenti ai teatri, scontro infinito

La lite tra Avezzano, Tagliacozzo e Pescina rischia di far perdere gli 80mila euro regionali

PESCINA. Fondi regionali per il teatro contesi. C’è il rischio che questi finanziamenti, circa 80mila euro, possano ritornare al mittente a causa di problemi per la metodologia di assegnazione.

Sulla vicenda, dopo i dubbi sollevati dai Comuni di Avezzano e Tagliacozzo, alla luce del ricco cartellone già avviato dal municipio di Pescina, interviene Federico Fiorenza, il presidente di Abruzzo circuito spettacolo che organizza la stagione nella città siloniana.

Dopo la chiusura dell’Atam, secondo Fiorenza, «l’Acs ha avuto come obiettivo quello di costruire una nuova opportunità in tal senso, democratica, condivisa, senza sovrapposizioni alle scelte artistiche dei vari soggetti operanti nella regione. Le adesioni sono state molte e abbiamo realizzato stagioni teatrali, rassegne ed eventi con un dispendio di energie e lavoro a titolo gratuito. La Regione deve avere un circuito regionale riconosciuto dallo Stato e con la normativa ministeriale fino al 2018 uno solo oggi è attivo: l’Acs».

Il circuito attualmente è finanziato dal Mibact solo per il settore danza, ma c’è un ricorso avviato al Tar Lazio. La questione dei fondi ai teatri marsicani è legata invece all’Associazione Teatri dei Marsi (Atm) costituita proprio in virtù di tale legge regionale e ideatrice del progetto di rete territoriale e riconosciuta come tale da quattro delibere comunali, tra cui anche quella di Pescina.

«L’Atm», sostiene Fiorenza, «non può definirsi circuito. In questo contesto si inserisce il nostro essere presenti e operativi in molti teatri della regione, la nostra collaborazione a programmare stagioni di prosa, danza e musica non solo con produzioni nazionali ma anche con produzioni del nostro territorio».

Pietro Guida

©RIPRODUZIONE RISERVATA