Formelle e stemmi raccontano una storia secolare

Due formelle sulle pareti del cortile, ognuna ritraente una pica, indicano il nome del palazzo, «Pica» cognome di Giuseppe che sposò Vittoria Intervera nel 1593. L’atto di matrimonio data il momento...

Due formelle sulle pareti del cortile, ognuna ritraente una pica, indicano il nome del palazzo, «Pica» cognome di Giuseppe che sposò Vittoria Intervera nel 1593. L’atto di matrimonio data il momento in cui i Pica scelsero il palazzo con cortile quale propria residenza. La famiglia Pica era una delle più facoltose dell'Aquila e suo era il palazzo della Camera di Commercio con loggiato di stile quattrocentesco. I due stemmi posti nel bellissimo cortile ben evidenziano l’appartenenza. In quel palazzo nel 2009 vivevano tre famiglie, una quella dello storico Alessandro Clementi, che la notte del terremoto si trovava in una sua casa a Cavalletto d’ Ocre, dove si era trasferito a seguito delle numerose scosse nei mesi antecedenti il 6 aprile, e dove si trova oggi. «Io sono nato a palazzo Pica», racconta Clementi, «e ne ho nostalgia personale, inoltre lì ci furono i Pica, i massimi rappresentanti dell’Aquila e del territorio, erano mercanti di zafferano. E la loro ricchezza, che si manifesta nel cortile Pica, dipende dal commercio della zafferano. I Pica però resistettero anche alle crisi dello zafferano». Alla famiglia Pica appartenne anche il patriota Giuseppe Pica che nell’800 firmò la Legge Pica contro il brigantaggio. Una legge dura che in parte tamponò quel fenomeno ma delle cui radici sociali, però, tenne poco conto. «Il palazzo è pronto», spiega Clementi, «ma senza i servizi è come un giardino senza fiori». Un giardino che l’ingegnere Ricotti auspica diventi visibile presto agli aquilani: «La nostra città ha dei tesori sconosciuti e sarebbe bello se questi palazzi fossero visitabili nel futuro, per mostrare a tutti tanta bellezza». E lo storico gli fa eco: «Certamente al nostro ritorno lo renderemo visitabile ad orari prestabiliti, sperando di rientrarci presto. Il cortile è una parte splendida e merita di essere conosciuto». (b.b.)