Forza Italia riparte ma alcuni esponenti disertano l’adunata

Con Giuliante e Magliocco i sindaci di Capitignano e Carapelle Liris grande assente, Federico aderisce ma prende tempo

L’AQUILA. La lettera di Verdini è il trofeo esibito da Giuliante e Magliocco per dire che, sì, la Forza Italia vera è questa che si raduna al Novecento10. E che i coordinatori che furono del Pdl e non hanno aderito al nuovo centrodestra di Alfano restano tali anche nel remakeberlusconiano. Almeno fino a nuovo ordine. Ecco, allora, che qualche militante forzista si presenta all’adunata dicendo: «Dove staLiris?», al quale c’è già chi attribuisce l’epiteto di «furbo di Pianola». Con l’assessore regionale Gianfranco Giuliante e l’ex coordinatore Pdl ora Fi Alfonso Magliocco si schierano, tra gli altri, il consigliere provinciale Gabriele Fulvimari, i sindaci di Capitignano Maurizio Pelosi, di Carapelle Calvisio Domenico Di Cesare, di Secinaro Clementina Graziani. Per la rinascita di Forza Italia viene schierato anche Francesco Cellamare, tra i militanti della prima ora nel 1994. «Ci sarà un club in ogni Comune», annuncia. «Ci stiamo riorganizzando con lo stesso spirito di 19 anni fa». In platea ascoltano, tra gli altri, l’ex assessore provinciale Roberto Romanelli, l’ex consigliere comunale Ferdinando Colantoni e un gruppo di giovani militanti pronti a fare proselitismo tra i coetanei. Insomma, si riparte.

Tra defezioni e mezze adesioni, Giuliante prova a fare chiarezza. «Questo primo incontro si tiene in tutta Italia e in tutte le federazioni. È un atto di presenza rispetto alla ricostituita Forza Italia, che con lo scioglimento del Pdl ha cominciato il nuovo percorso. Sulle divisioni dico che la polemica, laddove ci sia stata, sia frutto di qualche tipo di equivoco da chiarire. Equivoco che nasce dal presidente della Provincia che chiede a ciascuno di indicare l’appartenenza al gruppo. E sulle risposte c’è stata la richiesta di chiarezza. In data 28 novembre, su carta intestata di Forza Italia, Verdini ha chiesto di fare questa manifestazione. Verdini non scrive ai fantasmi: si riferisce alla classe dirigente residuale ex Pdl che non ha aderito al nuovo centrodestra e che in questo momento, in una fase di ricostruzione della nuova classe dirigente, sta protraendo il lavoro sul territorio. Il coordinatore del partito? Se Verdini manda la lettera a Magliocco rimasto dentro Forza Italia, in questa fase continua a essere lui. Così come la convocazione a livello regionale è stata fatta a Di Stefano. La situazione, in una fase transitoria, vede gli stessi protagonisti continuare fino a nuova indicazione».

Oltre a quella dell’assessore Guido Quintino Liris si registra anche la defezione del consigliere provinciale Paolo Federico, il quale, pur avendo manifestato la volontà di aderire a Forza Italia, ancora non ha formalizzato il passaggio all’interno del nuovo gruppo che si è costituito in consiglio provinciale. Fulvimari, infine, ha difeso le ragioni del suo gruppo. «Noi non sfiduciamo nessuno anche se non abbiamo condiviso alcune scelte di Del Corvo nell’ultimo periodo. Il bilancio l’abbiamo votato. Ma è stato approvato con i nostri emendamenti che sono stati fondamentali».

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