«Foto osè sul web, genitori disattenti»

Parla lo psichiatra: fenomeno molto diffuso. Il preside-psicologo: servono più spazi per i ragazzi

SULMONA. Le foto osé di una 14enne finite su Facebook e il sistema di relazioni contorte fra adolescenti preoccupano ma non stupiscono gli esperti. «Il gioco delle immagini pornografiche su internet è una cosa normalissima per gli adolescenti di oggi», ammette Massimo Tardio, psichiatra e criminologo, «loro credono di poter dominare ogni cosa, anche se alcune volte il gioco sfugge di mano. Anche scambiarsi file sui cellulari con contenuti pornografici e promesse di ricariche è purtroppo un’abitudine fra i giovanissimi». Secondo lo psichiatra, quindi, sarebbe il mondo degli adulti a non rendersi conto dei cambiamenti in atto nella generazione di internet. «Sono gli adulti che non si rendono conto che fra internet e televisione i ragazzini sono sempre più disinibiti», continua Tardio, «con l’approccio al sesso e alla nudità che perde di significato. L’approccio al sesso prima passava attraverso spiate nei buchi della serratura e giornaletti con foto osé, ora gli adolescenti vengono bombardati ogni giorno di immagini di donne e uomini nudi in tv o sulla rete». Massimo Di Paolo, psicologo e preside del liceo scientifico Fermi, dell’istituto De Nino e dell’Itis di Pratola, non nasconde la sua preoccupazione e rimette al centro del dibattito le politiche giovanili e gli spazi per i ragazzi. «Il fenomeno è preoccupante», sostiene, «perché riguarda tutta l’adolescenza in campo nazionale, ma assume toni drammatici in piccole realtà come la nostra. Per questo restano fondamentali le politiche giovanili, perché l’impoverimento della nostra città non è soltanto economico, ma soprattutto culturale. Del resto gli spazi della noia da riempire sono troppi. Serve quindi una rivisitazione etico-morale, con le istituzioni che devono fare la loro parte e aiutare le scuole». Da non sottovalutare, poi, la svalutazione del sesso e il salto delle principali tappe nella crescita. «La mercificazione della sessualità ha sabotato le varie fasi della maturità sessuale», conclude Di Paolo, « il sesso viene privato dei sentimenti, con l’alterazione delle comunicazioni interpersonali nei social network e nei media in generale, che trasmettono solo immagini di corpi-oggetto».

Federica Pantano

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