Fucino, canapa per la bioedilizia

Costituita la Marsicanapa e avviate le prime coltivazioni per esplorare nuove fette di mercato

CELANO. Tra le patate e le carote del Fucino spunta la canapa coltivata in via sperimentale per la prima volta nella Marsica. Un nuovo traguardo dell'agricoltura locale che, vista la crisi dei mercati, allarga sempre di più gli orizzonti e si reinventa per trovare nuovi sbocchi economici. I contadini guardano oltre e dopo i pannelli fotovoltaici puntano su nuove coltivazioni. L'ultima, in ordine di tempo, è quella della canapa. «La coltura della canapa è simile a quella del grano», ha spiegato Vittoriano Angeloni, agricoltore di Strada 13, «ne abbiamo piantato un ettaro in prova di cui 7mila metri da fibra e 3mila da seme, senza alcun diserbante, e già sono nate le prime piantine. Abbiamo siglato un accordo con un'associazione che gestisce la produzione di canapa in tutta l'Italia e non appena sarà pronta, presumibilmente per agosto, la taglieremo, la faremo essiccare e la venderemo. Per quest'anno contiamo di produrne 150 quintali». La nuova coltura è stata seminata in dei terreni del Fucino con l'aiuto dei tecnici del Crab e con il supporto della Confagricoltura. «Gli agricoltori del Fucino sono diventati ormai dei veri e propri imprenditori», ha commentato Stefano Fabrizi, direttore di Confagricoltura, «che sperimentano nuove coltivazioni, come già avvenuto con il pomodoro o il mais». Il progetto è stato curato dall'associazione Marsicanapa nata proprio per supportare questa sperimentazione e aprire una nuova frontiera nel Fucino. «Abbiamo formato un'associazione che curerà questa idea della coltivazione della canapa industriale», ha spiegato l'ingegner Paolo Torrelli, «il progetto è già partito con l'iter autorizzativo secondo le comunicazioni del ministero dell'Agricoltura e grazie al supporto dell'associazione nazionale. Per ora abbiamo seminato in vis sperimentale alcuni terreni del Fucino».

Eleonora Berardinetti

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