Fucino sicuro, firme a Telespazio

A Capistrello già mille adesioni alla petizione, anche alla Fiamm si chiedono interventi sulle strade

AVEZZANO. Anche i dipendenti della Telespazio sollecitano più sicurezza sulle strade del Fucino. E partecipano alla raccolta firme a cui hanno dato vita gli studenti del Liceo classico Torlonia e del Liceo artistico Bellisario. Da oggi i moduli verranno distribuiti nell’azienda. Si vuole sollecitare l’amministrazione provinciale a mettere in sicurezza rettilinei e incroci del Fucino dopo le ultime tragedie.

Già lo scorso dicembre, dopo la morte di Alessandro Giancarli, annegato in un canale mentre andava al lavoro nel centro spaziale, i circa 240 dipendenti della struttura tornarono a protestare. Chiesero di intervenire sulle strade di tutto il circondario fucense, molto trafficate ogni giorno non solo da agricoltori. Nella sede di Telespazio c’è un continuo via vai, cresciuto soprattutto dopo la partenza del Centro di controllo del sistema Galileo. La raccolta firme degli studenti, che ha avuto la piena adesione dei familiari delle vittime, sta interessando tutta la Marsica. Il Comitato delle famiglie delle vittime delle strade del Fucino si è costituito dopo la morte di Giuseppe Asci, barista di 37 anni originario di Venere di Pescina.

«A Capistrello abbiamo già raccolto più di mille firme», dichiara Vincenzina Di Benedetto, zia di Alessandro Giancarli e sorella di Fernando Di Benedetto, morto anch’egli, vent’anni fa in una strada del Fucino, «anche grazie all’aiuto dell’Avis e della Pro loco».

Nelle ultime ore anche i lavoratori della Fiamm, la fabbrica delle batterie, hanno firmato la petizione. (m.t.)

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