Fuga di gas vicino all’ospedale

Tragedia sfiorata per la rottura di un tubo, auto incolonnate per ore.

L’AQUILA. Centinaia di metri cubi di gas metano si sono sprigionati tra Coppito e Pettino per la rottura di un tubo causata dagli addetti di una ditta che sta effettuando carotaggi su via Ficara, tra la nuova rotatoria situata all’incrocio con la statale 80, e l’ospedale.

L’ALLARME.
L’allarme (cessato nel pomeriggio di ieri) è scattato poco prima delle 9 quando il forte odore di gas ha invaso l’intera zona ovest della città. La preccupazione c’è stata in quanto il danno è stato prodotto a poche centinaia di metri dall’ospedale San Salvatore, ma anche non lontano dalle sedi universitarie di Coppito e dai Musp dove ci sono (più distanti) quattro sedi scolastiche. Sul posto i poliziotti della squadra volante, gli agenti della polizia urbana, i vigili del fuoco e i tecnici dell’Enel gas. Comunque le autorità, di comune accordo, hanno ritenuto inopportuno qualsiasi provvedimento di sgombero o evacuzione. Qualcuno, tra abitanti della zona o dipendenti degli uffici, si è avvicinato in zona ma per pura curiosità. Anche alcuni studenti hanno abbandonato le lezioni ma da parte dell’Ateneo non c’è stato nessun ordine di abbandonare le aule. Chiuse in modo ermetico, per precauzione, le finestre del San Salvatore.

IL DANNO.
L’episodio si è verificato in quanto un geologo e alcuni tecnici,che stavano effettuando un carotaggio, hanno tranciato un tubo da 15 centimetri a pressione 2,5 atmosfere del metanodotto che collega Pettino a Coppito. Più in particolare si trattava di lavori di indagini geologiche visto che in quel punto sono previste delle opere di viabilità.
Il rischio è stato notevole. Infatti soltanto il caso ha voluto che non ci sia stata una sola scintilla al momento della rottura della conduttura altrimenti ci sarebbe potuta essere una esplosione con effetti devastanti per parecchi metri. «Le squadre dell’Enel gas», hanno spiegato i vigili del fuoco «hanno dovuto inserire una valvola sezionatrice nel metanodotto per interrompere la fuoriuscita di gas metano e provvedere, successivamente al ripristino della normale funzionalità delle tubature, realizzando un nuovo allaccio». Una operazione molto laboriosa che è andata avanti a lungo visto che soltanto intorno alle 18 di ieri tutto è tornato alla normalità.

IL TRAFFICO.
Nella mattinata di ieri via Ficara è stata chiusa al transito della auto, nel tratto che dalla rotatoria all’incrocio con la statale conduce al piazzale del San Salvatore. Per raggiungere l’ospedale gli automobilisti hanno dovuto effettuare un lungo giro, fino al centro abitato di Coppito e, da qui, a tornare indietro. Tanti i disagi: sulla strada statale 80, all’altezza di Pettino, si sono create lunghe file di auto. Traffico in tilt anche nella zona retrostante l’ospedale, verso Coppito. Del resto si tratta di zone dove anche nei momenti di normalità la circolazione è convulsa. Il traffico è stato disciplinato dagli agenti della polizia urbana ed è tornato a livelli consueti nel primo pomeriggio. Nessuna richiesta di intervento al 118 per malori.

LE CONSEGUENZE.
Se i rischi sono stati notevolissimi e, secondo i vigili del fuoco potevano verificarsi eventi molto seri, le conseguenze reali sono state contenute. Infatti non ci sono stati disagi di alcun tipo per i servizi sia al San Salvatore che nelle strutture poste nelle vicinanze. L’Enel gas ha fatto sapere che sono state solo 15 le utenze per le quali è stato necessario interrompere l’erogazione. E’ vero, infine, che la quantità di gas uscita è stata notevole ma il metano, essendo più leggero dell’aria, si è comunque diradato in tempi ragionevoli e il cattivo odore è lentamente diminuito.