«Fuori i migranti dagli hotel, dentro i terremotati»

Bufera sul pensiero di Antonini commissario della Giostra «Gli stranieri possono essere accolti nelle tendopoli»

SULMONA. «Non allestite tendopoli per i terremotati del Lazio. Metteteli nel nostro Paese, negli alberghi che finora avete destinato ai migranti, fino a ricostruzione avvenuta».

Questo il pensiero di Maurizio Antonini, reso noto pubblicamente su Facebook e tolto dopo alcune ore di polemiche e ripercussioni.

Il post di ieri del commissario reggente della Giostra cavalleresca sta facendo discutere in città e non solo proprio per il ruolo ricoperto da Antonini. Un commento che stride con il progetto di inclusione dei migranti ospiti in città che aveva visto proprio la Giostra in prima linea quest’anno nel loro coinvolgimento.

«Comodi, nutriti, serviti e riveriti, che mi sembra il minimo visto il dramma patito», continua Antonini su Facebook, «nelle tende se proprio volete ci mettete i clandestini. Perché se possiamo permetterci di mantenere mediamente per tre anni uno che per l’Italia non ha fatto un c..., né probabilmente lo farà mai in vita sua, a maggior ragione possiamo dare un tetto a persone che hanno pagato le tasse, svolto il servizio militare, lavorato per la comunità per una vita intera e perso tutto in un istante, e non per loro scelta».

Ma il commento va oltre e strizza l’occhio alle teorie di espulsione, più o meno forzata. «Se poi i nostri ospiti d’oltremare dovessero offendersi per la nuova sistemazione», aggiunge Antonini, «beh, se ne tornino pure a casa loro. Di certo non li tratterremo».

Il post sta scatenando una valanga di polemiche in Centro Abruzzo, spaccando l’opinione pubblica tra chi resta a favore dei migranti e dell’ospitalità e chi invece sostiene di dover dare priorità agli italiani in difficoltà. Le opinioni su questo tema si dividono.

E proprio le polemiche che si sono scatenate in seguito alla pubblicazione del post, con richieste di dimissioni annesse e accuse senza mezzi termini devono aver spinto Antonini a cancellarlo nel giro di poche ore e a scrivere sul suo diario Facebook una breve spiegazione.

«Sono a disposizione per qualsiasi informazione o chiarimento in merito al mio post, che preferisco togliere... in privato o di persona», scrive nella sua nuova presa di posizione.

Un ripensamento evidentemente tardivo perché ormai il fuoco della polemica divampa e brucia i valori cavallereschi del popolo della Giostra.

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