Furti nel Comune dell'Aquila, Cialente scrive al pm / Foto 

Nuovo blitz di sconosciuti a caccia di documenti in una sede istituzionale. Il sindaco: siamo sotto tiro per i rifiuti

L’AQUILA. Ladri che mettono tutto a soqquadro, ma che non rubano nulla se non alcuni documenti. Dopo l’incursione all’Anagrafe e all’Asm, la scorsa notte a essere presa di mira è stata la sede comunale di Villa Gioia, o meglio l’ufficio di gabinetto. Decine i faldoni rovistati alla ricerca di documenti relativi alle aziende comunali e in particolare all’Asm. “Carte” puntualmente trovate e forse anche fotocopiate. Un altro insolito furto ai danni del Comune, compiuto questa volta senza neppure dover forzare le porte. Episodi inquietanti, accaduti uno dopo l’altro, dietro i quali potrebbe nascondersi “l’affare rifiuti”. È questo il sospetto nutrito dal sindaco Massimo Cialen te che appena l’altroieri – subito dopo la scoperta del furto all’Asm, dove a sparire è stato solo un computer contenente le trascrizioni dei verbali dei consigli di amministrazione dell’azienda – aveva inviato una lettera a Regione, Provincia, Arta e Segen, la società pubblica che gestisce l’impianto di Sante Marie nel quale approdano i rifiuti dell’Aquila. Un documento, firmato anche dall’assessore Roberto Riga e dal presidente dell’Asm Luigi Fa biani, inviato per conoscenza alla Procura della Repubblica. Il segnale più eloquente di un “qualcosa” che, evidentemente, per il sindaco non quadra. Nel documento in questione, il Comune ricorda che dal marzo del 2012 i rifiuti vengono portati all’impianto Segen «andando a recupero totale e a prezzi nettamente vantaggiosi per i cittadini aquilani. Regione e Provincia ritengono di interrompere la campagna di attività dell’impianto mobile reso necessario a seguito dell’incendio che ha temporaneamente danneggiato quello fisso Segen, asserendo che in provincia vi è un’autosufficienza di impianti pubblico-privati che renderebbero aggiuntiva l’attività di altri impianti sebbene quest’ultimi abbiano i costi consistentemente ridotti». Una programmazione di gestione del ciclo dei rifiuti sulla base degli impianti presenti in provincia «che», sostiene il Comune, «sarebbe giusta solo se venisse fissata un’univoca tariffa provinciale, così da evitare un danno pesantissimo alle casse di quei Comuni costretti a seguire le indicazioni dettate da Regione e Provincia». Un documento-denuncia, con tanto di richiesta ai destinatari «di indicare, entro 24 ore, in quale impianto il Comune dovrà conferire i propri rifiuti, a quale tariffa e come si giustificano eventuali differenze di costo rispetto a quelle sostenute attualmente». E, ancora «i motivi reali per i quali non è possibile portare i rifiuti alla Segen». Il tutto ricordando ai destinatari della missiva, ciò che era stato già reso pubblico, ovvero che «il Comune dell’Aquila sta completando l’iter amministrativo per aderire alla Segen» e annunciando «l’intenzione di continuare, in attesa del parere richiesto al ministero, a portare i rifiuti a Sante Marie». Sin qui il documento approdato in Procura. Ieri mattina la scoperta del nuovo furto di documenti nell’ufficio di gabinetto del sindaco dove, per tutta la mattinata, c’è stato un viavai di agenti della Mobile e della Scientifica.

«È qualcuno che conosce bene gli uffici. Di certo», ha commentato Cialente, «almeno due dei tre episodi (Asm e Villa Gioia) sono collegati tra loro. Volevano trovare delle carte o far sparire qualche documento compromettente per qualcuno, magari per il semplice fatto che io abbia chiesto una commissione d’indagine consiliare sugli ultimi 18 anni di vita e di sprechi delle aziende comunali. Ma potrebbe trattarsi anche di un’intimidazione e a maggior ragione è stato un bene informare la Procura su ciò che sta accadendo sul fronte rifiuti».

Di intimidazione e di nesso col furto all’Asm parla anche il capo di gabinetto Pierpaolo Pietrucci. Sulla stessa lunghezza d’onda Luigi Fabiani, che mette sul tavolo anche la questione macerie e parla di «episodi collegati tra loro e tesi a creare pressioni». Rifiuti e macerie, questioni appetibili per molti.

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