Furto a scuola, spariti venti computer

Il colpo messo a segno l’altra notte alla media Capograssi, nessun segno di effrazione su porte e finestre

SULMONA. Rubati tutti i computer, complessivamente una ventina, alla scuola media Capograssi. Ieri mattina, la dirigente e il personale scolastico si sono accorti dell’ingente furto solo quando hanno riaperto le aule, dal momento che non ci sono segni di effrazione sulle porte e sulle finestre e che nulla è stato toccato negli ambienti comuni. Appena realizzato quanto accaduto, la dirigente Daniela Mininni ha allertato i carabinieri che, con i colleghi del nucleo investigazioni, hanno provveduto a fare i rilievi, alla ricerca di prove, indizi e soprattutto impronte. L’attenzione degli investigatori è volta a capire se i malviventi siano riusciti a entrare a scuola da una finestra lasciata aperta per errore dal personale, visto che non ci sono segni di scasso. Ma si lavora anche su altre ipotesi. In questi giorni di open day per le iscrizioni, infatti, sono state molte le persone entrate nell’istituto di via Dalmazia e i ladri potrebbero aver approfittato del viavai per introdursi nella scuola e lasciare un accesso aperto o comunque studiare il modo per entrare. Intanto, ieri, dopo aver fornito ai carabinieri l’elenco del materiale rubato, la preside ha formalizzato la denuncia contro ignoti.

«Ci hanno rubato una ventina di computer», spiega Mininni, dopo aver seguito le fasi dei rilievi dei carabinieri, «tre di questi ci erano stati anche regalati. Ora vedremo il da farsi, intanto è stato importante tenere al sicuro i ragazzi in palestra, mentre il personale eseguiva le pulizie straordinarie, previste dal protocollo della Asl in questi casi».

La preside ha, infatti , avviato il protocollo dell’Asl, che prevede, in questi casi, la pulizia straordinaria degli ambienti, in cui sono entrati estranei, prima di consentire il rientro degli alunni. Nel frattempo gli studenti sono stati radunati in palestra, dove sono rimasti anche alcuni genitori che li avevano accompagnati a scuola. Appena completate le operazioni di pulizia dei locali, i ragazzi sono stati fatti rientrare nelle aule (complessivamente una quindicina).

Il furto è stato uno dei più pesanti messi a segno ai danni delle scuole sulmonesi, dove era solita agire la “banda delle macchinette”, che non faceva altro che forzare i distributori automatici di snack e bibite e rubare le monete dell’incasso. I carabinieri, per ora, non si sbilanciano sulla possibilità che possa trattarsi della stessa banda, magari ora orientata sul furto di computer.

Si cercano anche eventuali testimoni, che abbiano potuto notare nella notte strani movimenti nei pressi dell’edificio scolastico.

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