Gara di moto nell’oasi, è polemica

Pettorano, gli ambientalisti: «Assurdo, nell’area si vietano le foto ma si autorizza l’accesso ai motori»

PETTORANO SUL GIZIO. Scattare fotografie in aree protette può disturbare la fauna, così come addestrare i cani da caccia. Ma andare in moto sembra non provocare alcun danno alla natura. La denuncia arriva dall’associazione “Dalla parte dell’orso” e da numerosi cittadini assidui frequentatori della montagna e delle oasi naturalistiche della zona, che evidenziano il paradosso all’indomani della gara di enduro che domenica scorsa ha attraversato la riserva naturale del Monte Genzana, arrivando fino a Passo Godi. «Si vieta la prova dei cani da caccia perché infastidiscono la fauna, si vieta l’accesso ai fotografi naturalistici perché addirittura per qualcuno sono peggiori dei cani», evidenziano i rappresentanti dell’associazione, «però si autorizza a ridosso di una riserva una gara di enduro, come se questa non creasse alcun disturbo».

La prova di queste contraddizioni è tutta in un cartello apparso nei giorni scorsi nella zona di Rocca Pia, per l’esattezza a Valle Gentile, area in parte inserita nella Riserva di Monte Genzana, che annunciava in quei luoghi, il passaggio di circa 300 rumorosissime motociclette. «Non abbiamo nulla contro i motociclisti», proseguono gli ambientalisti, «ma il disturbo che arrecano al sistema eco-ambientale è notevole. E nonostante tutto questo c’è qualcuno che al posto di tutelare le nostre montagne autorizza il passaggio di motori inquinanti nelle zone protette».

L’unico a prendere posizione dopo la denuncia dell’associazione “Dalla parte dell’orso” è stato il sindaco di Pettorano sul Gizio Pasquale Franciosa, che sabato scorso ha diffidato gli organizzatori della gara a passare per l’area protetta ricadente nel territorio del suo Comune. Una diffida che è rimasta lettera morta perché la gara si è svolta ugualmente. Chissà che cosa ne pensano orsi e altri animali della riserva,che hanno trascorso una domenica diversa, sicuramente più movimentata e rumorosa del solito.

Claudio Lattanzio

©RIPRODUZIONE RISERVATA