Gasdotto, appello al Governo

Dopo lo stop della commissione Ambiente della Camera, i comitati scrivono ai deputati peligni: Pelino e Scelli chiedano un diverso tracciato, l'opera deve passare dalla costa

SULMONA. Incassato lo stop della Commissione ambiente della Camera dei deputati, i Comitati cittadini per l'ambiente rivolgono un appello ai due parlamentari sulmonesi Paola Pelino e Maurizio Scelli affinché si attivino per mettere in pratica la risoluzione unanime contro il gasdotto e la centrale della Snam.

Dopo il no della Camera il progetto potrebbe essere costretto a trasferirsi sulla costa, come previsto in un primo momento. La seconda lettera aperta che gli ambientalisti scrivono ai due deputati peligni, dopo quella del luglio scorso (caduta nel vuoto), successiva alle audizioni in Parlamento sul progetto.

«Il voto unanime della Commissione ambiente della Camera», incalza Mario Pizzola per conto dei Comitati, «indica chiaramente che le preoccupazioni, soprattutto per l'incolumità pubblica e per l'impatto ambientale dell'opera, sono fondate. Ma ora si tratta di attuare la risoluzione e spetta al Governo applicarla, in modo particolare al ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani al quale fa capo il procedimento autorizzativo del metanodotto e della centrale di compressione che la Snam intende realizzare a Sulmona. E chi, più dei parlamentari che sono espressione del nostro territorio, può esigere dal ministro Romani il rispetto della volontà del Parlamento e quindi l'applicazione della risoluzione? Perciò, in quanto cittadini di quel popolo sovrano che, attraverso tutti i livelli istituzionali ha detto "no" al progetto della Snam, ci aspettiamo che voi esercitiate immediatamente e formalmente le vostre prerogative di parlamentari affinché il ministro Romani fermi il procedimento in atto ed istituisca il tavolo con tutti gli Enti e i soggetti interessati per individuare un percorso alternativo».

Ora, però, i Comitati - forti dell'appoggio dell'organo governativo - non hanno intenzione di accettare nuovamente che l'appello cada nel vuoto.

«Nel luglio scorso», ricorda Pizzola, «subito dopo le audizioni in Parlamento proprio in merito alla risoluzione in itinere, vi chiedemmo, con una precedente lettera aperta, di far sentire la vostra voce. Ma il nostro appello cadde nel vuoto perché non ci fu alcuna presa di posizione da parte vostra a sostegno della risoluzione. Ora la risoluzione c'è, nonostante il vostro inquietante silenzio. Cos'altro aggiungere? Nulla: se ci siete battete un colpo. Sappiate comunque che i cittadini hanno memoria e intelligenza per poter giudicare».
Si apre un'altra fase ora per il progetto della Snam che prevede una centrale di spinta del gas a Case Pente, vicino al cimitero, con relativo gasdotto Sulmona-Foligno da 167 chilometri.
È questo uno dei cinque grandi tronconi del metanodotto Massafra (Brindisi) - Minerbio (Bologna) da 687 chilometri, parte dei quali già realizzati in alcuni tratti al sud.

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