Gestione Case e Map «Subito l’affidamento»

La richiesta delle opposizioni: «Evitare l’intervento della Corte dei Conti» No all’ipotesi di una proroga del contratto in scadenza con la Manutencoop

L’AQUILA. «Subito la gara per affidare la gestione complessiva degli alloggi di Progetto Case e Map». L’opposizione in consiglio comunale non perde tempo, dopo il crollo del balcone di una palazzina a Cese di Preturo, e stigmatizza un’ulteriore proroga alla Manutencoop, «per evitare che il Comune finisca ancora nel mirino della Corte dei Conti».

A denunciare la paralisi sul sistema gestionale degli alloggi provvisori sorti dopo il sisma e acquisiti al patrimonio comunale due anni fa, sono stati i consiglieri Guido Quintino Liris, Alessandro Piccinini, Raffaele Daniele, Emanuele Imprudente e Daniele Ferella, affiancati dal coordinatore dell’Aquila città aperta Corrado Ruggeri. La gestione ordinaria di tutti gli immobili è stata affidata alla Manutencoop a ottobre 2009, dal Dipartimento Protezione civile, tramite un’ordinanza del presidente del consiglio dei ministri. L’affidamento, per un importo di 9 milioni e 645mila euro, sarebbe dovuto durare quattro anni, con scadenza nel 2013. «Il problema», hanno sottolineato i consiglieri dell’opposizione, «è che l’amministrazione non ha finora dato seguito alla gara di appalto a evidenza pubblica indetta nel marzo del 2012 per la gestione complessiva degli alloggi. Anzi. La gara è stata sospesa, con motivazioni insufficienti, e si è andati avanti a colpi di proroghe, a favore della Manutencoop, di cui l’ultima scade il 3 ottobre. Ci chiediamo cosa succederà dopo questa data».

Secondo la minoranza, un’ulteriore proroga dell’affidamento del servizio sarebbe illegittima e c’è il rischio che della vicenda si interessi nuovamente la Corte dei Conti, già intervenuta sulla questione dei morosi e della mancata riscossione di canoni e bollette. Nel frattempo, a giugno del 2013, il consiglio comunale ha approvato un nuovo modello gestionale delle new town, da affidare con lo strumento del partenariato pubblico-privato a una società mista, composta da una partecipata del Comune e da un socio privato. Occorre quindi velocizzare l’operazione, fermo restando, hanno sottolineato i consiglieri della minoranza, che l’unica proroga possibile debba essere tecnica e concessa al massimo per sei mesi, in modo da avviare una nuova gara. E, visto che il patrimonio edilizio provvisorio inizia a cadere a pezzi, è stata lanciata la proposta di avvalersi delle polizze fideiussorie già previste nei confronti delle ditte costruttrici, che hanno una validità di 10 anni. Per evitare poi tracolli finanziari, data l’esosità della manutenzione degli alloggi, si potrebbe chiedere l’affidamento temporaneo della gestione alla Consip, la società in house del ministero dell’Economia e delle finanze.

Romana Scopano

©RIPRODUZIONE RISERVATA