LA RISERVA CONTESA

«Giù le mani da Santogna» Il Comune presenta il ricorso

L’AQUILA. Continua a suon di ricorsi la disputa tra il Comune dell’Aquila e il sindaco di Leonessa Paolo Trancassini, in merito all’uso civico di Santogna, 600 ettari di proprietà dell’Aquila, che...

L’AQUILA. Continua a suon di ricorsi la disputa tra il Comune dell’Aquila e il sindaco di Leonessa Paolo Trancassini, in merito all’uso civico di Santogna, 600 ettari di proprietà dell’Aquila, che ricadono, però, nel territorio reatino. La giunta comunale ha infatti deciso di presentare ricorso al commissario regionale agli usi civici per fare cessare quello che viene ritenuto «un abuso e un’usurpazione da parte del Comune di Leonessa, del sindaco Paolo Trancassini e dei suoi sodali». Linguaggio d’altri tempi, quello usato all’interno della delibera, con cui si «autorizza l’attivazione di ogni consentita azione contro gli usurpatori», che hanno anche contestato «l’appartenenza del demanio in capo ai cittadini dell’Aquila, con ciò violando i diritti all’esercizio pacifico».

Il nuovo provvedimento dell’amministrazione aquilana arriva dopo un ricorso al Tar del Lazio, ancora pendente, contro l’ordinanza dello scorso 4 luglio di Trancassini, con cui è stata rimossa la sbarra che delimitava l’accesso al predio di Santogna, fatta installare dal Comune dell’Aquila a marzo, con una segnalazione certificata di inizio attività (Scia), presentata dal servizio energia, ecologia e patrimonio naturale dell’ente. Una sbarra illegittima, però, secondo quanto già stabilito dal Tar su richiesta di Leonessa, perché impediva l’accesso alla montagna, dalla strada vicinale Santogna-Albaneto, per questioni di pubblica sicurezza. Il sindaco Trancassini non ha perso tempo e l’ha fatta sparire, mandando sul posto il suo personale. Da qui l’ira degli amministratori aquilani, pronti alla guerra giudiziaria per rivendicare il territorio di proprietà della città: un contrasto che va avanti da quando il bosco al confine tra le province dell’Aquila e di Rieti, dopo una lunga contesa a colpi di carte bollate, è stato assegnato definitivamente al capoluogo abruzzese.

Fino al 1927 il Comune di Leonessa, con altri dell’Alta Valle del Velino, ricadeva nella provincia dell’Aquila.

Romana Scopano

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