Giunta e moduli removibili in consiglio

Prosegue oggi il braccio di ferro tra Cialente e quanti lo vogliono sfiduciare.

L’AQUILA. La polemica sul bando di affidamento dei Moduli abitativi removibili (Mar) terrà banco oggi in consiglio comunale insieme alla contestuale proposta di sfiducia nei confronti del sindaco dell’Aquila Massimo Cialente da parte di alcuni consiglieri. L’assise civica, infatti, è prevista per oggi a partire nell’aula consiliare dell’Emiciclo. Cialente ha già affermato che il bando non verrà ritirato e non si sente intimorito da quelle prese di posizione. Temi inevitabili sui quali si prospetta un braccio di ferro e che potrebero essere già trattati in occasione delle iniziali comunicazioni del sindaco che, tra le altre cose, oggi presenta in consiglio la sua nuova giunta. Ma è chiaro che l’argomento dei Mar, al di là dell’invio degli atti alla magistratura da parte dello stesso Massimo Cialente sarà tirato fuori dagli stessi consiglieri che avevano affilato le armi in occasione della recente conferenza dei capigruppo: da Enzo Lombardi (Forza Italia), a Enrico Perilli (Prc), da Francesco Valentini (Pd) a Luigi D’Eramo (La Destra). Solo per citarne alcuni.

Una degli argomenti previsti nella seconda convocazione è, per l’appunto, una mozione di Francesco Valentini per avere chiarimenti circa la verifica di legittimità dell’atto di autorizzazione per villaggio turistico a «I platani» tra Sant’Elia e Bazzano. Un requisito decisivo per poter ospitare i moduli abitativi removibili. Lo stesso Valentini, che pure è del Pd, afferma di prendere le distanze da alcune scelte del sindaco «per non essere complice di iniziative che possono portare la città terremotata allo sfacelo». La richiesta di revoca del bando sui Mar poggia sul fatto che le cinque aree scelte sono state giudicate inadeguate dal settore urbanistico comunale anche se il sindaco sta cercando siti alternativi a San Giacomo e Coppito. E la sfiducia? «Prima di tutto», afferma il consigliere Enrico Perilli, «occorre verificare quale sarà la presa di posizione ufficiale del sindaco in relazione alla richiesta di revoca del bando.

Poi valuteremo anche altre questioni riguardanti il mancato coinvolgimento del consiglio sulle tematiche del terremoto». Occorre precisare che per arrivare alla sfiducia è necessaria una mozione con non meno di 21 firme. Ma Perilli tiene a sottolienare un altro problema riguardante le case antisismiche, in particolare, il progetto case. Contesta, infatti, che è impedito l’accesso agli atti per quanto riguarda i criteri di assegnazione degli alloggi. Oggi, comunque, è un giorno importante anche perché ci sarà la nomina di tre consiglieri comunali che subentrano ai nuovi assessori comunali che si sono dimessi dal consiglio per poter ricoprire il nuovo incarico. Si tratta di Ali Salem, Salvatore Placidi e Fabio Ranieri tutti della maggioranza di centrosinistra. Una mozione in discussione è anche quella «sul gesto di violenza nei confronti del presidente del consiglio Silvio Berlusconi» presentata dal consigliere Emanuele Imprudente.