Gli affari immobiliari della Curia Scienze religiose va a Coppito

L’istituto diretto dal cerimoniere vescovile Pinton lascia la sede di San Mario alla Torretta Imminente il trasferimento in un immobile su un ex terreno della Curia accanto all’Università

L’AQUILA. I conti sono ai raggi X, i pagamenti congelati. Le nomine e gli spostamenti possono attendere. Tuttavia alcuni degli affari immobiliari della Curia arcivescovile dell’Aquila continuano a marciare a gonfie vele. Progetti che affondano le proprie radici nel passato ma che si stanno concretizzando nel presente del post-terremoto.

È il caso dell’imminente trasferimento in una nuova sede dell’istituto superiore di Scienze religiose. Si tratta della struttura diretta dal preside professor Daniele Pinton – canonico effettivo della Cattedrale, cerimoniere vescovile, direttore dell’ufficio liturgico e della commissione per la liturgia, rettore delle Anime Sante, parroco di San Marco in centro storico – che sta per lasciare la sede di via dei Ciocca nelle vicinanze della parrocchia di San Mario alla Torretta, per andare ad «abitare» accanto alla sede del polo scientifico universitario di Coppito, a un passo dall’ospedale San Salvatore.

L’immobile individuato per il trasferimento è quello di via Vetoio, nelle vicinanze del quale, lo scorso 29 luglio, sono stati trasferiti gli uffici della Direzione regionale e della sede provinciale dell’Inail Abruzzo.

L’Inail, come noto, ha ormai lasciato l’ufficio temporaneamente collocato nell’immobile di via Rocco Carabba dallo scorso 26 luglio. Ora invece tocca all’istituto, la cui attività, specialmente nel post-terremoto, non ha conosciuto soste.

Del resto, grazie all’impulso e all’attivismo del preside, l’attività dell’istituto «Fides et Ratio», collegato con la Pontificia università Lateranense, ha avuto un incremento. Appena il mese scorso, nell’istituto sono state discusse le tesi per il conseguimento del Master di secondo livello in «Beni Culturali Ecclesiastici», conseguito da 18 studenti tecnici e professionisti. Dall’anno accademico 2011/2012, infatti, l’Istituto superiore di scienze religiose ha ampliato la propria offerta formativa arricchendola con l’attivazione del Master in convenzione con l’Università degli Studi «Mediterranea» di Reggio Calabria e con il patrocinio della Pontificia Commissione dei Beni Culturali della Chiesa. «Il Master», come spiegano i promotori, «della durata di due anni, è stato strutturato in modo tale da garantire, a coloro che lo hanno frequentato, l’acquisizione di competenze specifiche capaci di comprendere il “bene culturale” primariamente come valore antropologico e perciò anche “oggetto culturale”».

Tutte attività che ora potranno svolgersi in una nuova sede. Un nuovo satellite destinato a gravitare nell’immensa galassia immobiliare dell’arcidiocesi, alle prese con la spinosa gestione dei fondi per la ricostruzione post-terremoto degli edifici distrutti.

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