CAMPO IMPERATORE

Gran Sasso in fiamme, 14 indagati

Ecco le accuse della procura dell'Aquila: 300 ettari divorati dalle fiamme per un campeggio abusivo in un'area protetta. Sono quasi tutti giovani del Pescarese: sono accusati di incendio colposo

L'AQUILA. Hanno provocato «un incendio di 300 ettari di territorio» in un'area sottoposta a vincolo ambientale del Parco Gran Sasso-Laga dopo aver allestito «un campeggio abusivo» con una casetta di legno come riparo contenuta su un pick-up. Per questo motivo la procura della Repubblica dell'Aquila ha iscritto nel registro degli indagati 14 giovani originari prevalentemente del Pescarese con l'accusa di incendio colposo. I giovani sono stati identificati come responsabili del rogo innescato una settimana fa che poi, andato avanti, ha divorato oltre 1000 ettari di territorio scavallando sul versante pescarese del Gran Sasso.

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Le indagini coordinate dal sostituto procuratore Fabio Picuti sono state svolte dai carabinieri forestali. Gli indagati hanno dai 18 ai 38 anni, due di loro sono residenti a Genova e Torino. Il provvedimento di sequestro probatorio e informazione di garanzia, è stato notificato oggi all'avvocato d'ufficio dei 14, Nicoletta Ortenzi.

Intanto, l'incendio di Fonte Vetica a Campo Imperatore, sul versante aquilano del Gran Sasso, è ancora in corso a causa di vari punti che si sono riaccesi durante la notte.