Grande folla per l’addio al prof gentile  

Roccaraso, ieri i funerali del docente dell’alberghiero. La figlia: grazie di essere stato mio padre

ROCCARASO. «Grazie di essere stato mio padre e di aver condiviso con me tutti i momenti più belli della mia vita. Voi che gli avete voluto bene non lo dimenticate, perché mio padre era una grande persona».
Il ricordo della figlia Mariavittoria è stato il momento più toccante di una cerimonia funebre che ha visto la partecipazione di centinaia di persone. Tutte con le lacrime agli occhi per l’addio a Claudio Di Battista, l’insegnante morto mercoledì scorso in un incidente stradale in galleria, avvenuto mentre stava tornando a casa dall’istituto Alberghiero di Roccaraso, dove insegnava da circa 15 anni. La chiesa parrocchiale di Roccaraso non ce l’ha fatta a contenere tutti coloro che, ieri mattina, hanno voluto dare l’ultimo saluto al “prof gentile”, come lo chiamavano con affetto i suoi studenti, che lascia la moglie e tre figli. Amici e parenti arrivati da Ateleta, paese originario della moglie, da Pietransieri, da Castel di Sangro dove l’insegnante viveva e, naturalmente, da Roccaraso dove Di Battista era nato e dove ieri è stato sepolto.
Nella sua omelia il parroco di Roccaraso don Domenico si è stretto al dolore dei familiari ricordando che «anche nelle tragedie più grandi e nel dolore che ti strazia il cuore, bisogna avere fede e pregare perché oltre la morte c’è la vita eterna».
Accanto al feretro anche le rappresentanze delle associazioni che hanno segnato la vita del professore 49enne: la Croce Rossa Italiana, gli alpini – di cui era orgoglioso di far parte – e tutti i suoi alunni che hanno voluto salutare il loro insegnante con la divisa da cuoco, così come facevano a scuola.
«Ciao prof, resterai sempre nei nostri cuori», è l’ultimo commovente messaggio dei suoi studenti. (c.l.)
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