"Guerra dei tartufi", avvelenato un altro cane a Tagliacozzo

La denuncia dell’Associazione tartufai marsicani: dobbiamo combattere i modi i metodi barbari di persone incivili e vigliacche

TAGLIACOZZO. Ancora un cane morto nella “guerra dei tartufi”. L’Associazione tartufai marsicani lancia l’allarme dalle pagine del proprio sito internet. «È stato segnalato un caso di avvelenamento di un cane lagotto di proprietà di un nostro socio», scrive l’associazione, «in località Sorbo, nel territorio del Comune di Tagliacozzo». I responsabili del sito sollecitano anche i lettori, i soci e chiunque avesse informazioni del genere, di contattare l’associazione al numero 389.8271857 oppure contattare il presidente Filippo Pandoli.

«Dobbiamo combattere in tutti i modi i metodi barbari di persone incivili e vigliacche», concludono, «che non hanno nessun rispetto nemmeno dei nostri amici a quattro zampe».

Nella Marsica non è la prima volta che dei cani, per di più di razze pregiate, addestrati alla ricerca dei tartufi e per questo anche con un ingente valore economico, vengono uccisi. Un episodio simile, lo scorso agosto è accaduto in località Pozzo di Forfora, a Ortucchio. Due cani di razza di proprietà di un tartufaio di Aschi, frazione di Gioia, furono trovati morti a causa di bocconi velenosi. Non solo avvelenamenti, ma anche furti. Ad agosto dell’anno scorso, a Luca Fegatilli, giovane celanese appassionato cercatore di tartufi, furono rubati tre animali del valore di oltre settemila euro. (m.t.)

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