«Ho ripreso a drogarmi a causa del terremoto»

L’ammissione di un consumatore che si riforniva da Sarra (ora agli arresti) L’eroina spacciata nei bagni del supermarket al Cermone e vicino all’obitorio

L’AQUILA. Il terremoto ha sconvolto tutti e forse ha incrementato anche lo spaccio di droga. Un assuntore di sostanze stupefacenti, ascoltato dalla polizia in occasione delle indagini che hanno portato all’arresto di Francesco Sarra, ha raccontato la sua esperienza.

«Assumo stupefacente», ha detto agli investigatori in occasione di un interrogatorio, «in particolare eroina, da 15 anni, seppure mi sia impegnato a uscirne frequentando varie comunità di recupero. Dopo il terremoto ho di nuovo cominciato a usare la sostanza anche se in modo più sporadico. Sarra lo conosco da qualche anno, è meccanico nella sua officina ed è capitato da dopo il terremoto che mi sia recato da lui per acquistare la sostanza stupefacente e in particolar modo nell’estate-autunno 2012 per una ventina di volte. Altre volte sono andato all’interno della sua officina e spesso vicino al bar o vicino a un’edicola di Preturo oppure presso il centro commerciale del Cermone. Anche nel 2013 ho acquistato da Sarra altra sostanza stupefacente».

Sempre secondo le carte dell’indagine Sarra avrebbe spacciato anche nei bagni del centro commerciale al Cermone, dove sarebbero avvenuti degli scambi, ma anche nei pressi dell’obitorio dell’ospedale San Salvatore o davanti al distributore di benzina sempre vicino al Cermone. Nel corso delle indagini la polizia inseguì l’auto di uno dei fornitori di Sarra, il quale, lasciata la macchina, scappò a piedi e si liberò della droga. Questo episodio risale alla metà dello scorso mese di aprile. Poi, vista la ripetizione di tanti episodi di spaccio, Procura e squadra Mobile hanno ottenuto l’arresto del 46enne aquilano.

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