I cantieri aprono le porte a settecento visitatori 

Grande affluenza per l’edizione autunnale di “Officina L’Aquila” in centro storico Visite guidate alle chiese di San Pietro e San Silvestro, teatro e Palazzo Manieri

L’AQUILA. Teatro, sport, università, scienza, cultura. Sono le mille facce della ricostruzione dell’Aquila e del suo territorio, perché «il terremoto non ha distrutto soltanto case e chiese, ma anche il suo tessuto sociale», come è stato ricordato nel corso dei vari incontri promossi nell’ambito di “Officina L’Aquila”. la giornata di ieri è stata dedicata al tema “Incontri internazionali di restauro e rigenerazione urbana”, promossa e organizzata da Carsa srl, in collaborazione con Ance Abruzzo, insieme ad Ance L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo. Si è parlato, tra le altre cose, di «capacità di resilienza delle comunità colpite dal sisma, che oltre a doversi rimettere in piedi, stanno ridisegnando l’identità e il futuro della città».
Una giornata cominciata con l’educational tour alla scoperta del centro storico ricostruito, al quale hanno partecipato giornalisti aquilani e della stampa internazionale (Spagna, Usa, Francia, Serbia, Venezuela, Cile, Australia, Gran Bretagna, Russia, Italia) e gli esperti della Commissione europea Fulvia Raffaelli, Antonio Paparella e Domenico Tinto (settore Costruzioni). In parallelo, si sono susseguite le visite di “Cantieri aperti”: circa 300 i partecipanti, tra studenti di Ingegneria dell’Ateneo aquilano, ma anche ingegneri, architetti e cittadini incuriositi, per un totale di circa 700 persone nella due giorni di visite. Un modo per conoscere le caratteristiche tecniche della ricostruzione, dell’adeguamento sismico e del restauro a contatto con i direttori dei lavori dei cantieri.
I luoghi aperti sono stati, in particolare, la chiesa di San Pietro a Coppito (Scimia arte e costruzioni srl); chiesa di San Silvestro (segretariato MiBAC); Palazzo Manieri (Vittorini costruzioni); Teatro comunale (segretariato Mibact). La visita nei cantieri è stata resa possibile in sicurezza grazie ai tecnici dell’Ente scuola edile e Cpt che ha accompagnato gli ospiti.
Nella sessione pomeridiana ha trovato spazio “Il racconto della ricostruzione: la città della conoscenza”, con al centro il ruolo propositivo del mondo universitario e scolastico e delle associazioni nel processo di ricostruzione della comunità aquilana. Dopo i saluti istituzionali dei rappresentanti del sistema Ance abruzzese e del collegio dei Geometri dell’Aquila, il dibattito è entrato nel vivo con i punti di vista, a quasi 10 anni dal sisma, della rettrice Paola Inverardi, che ha ricordato che «abbiamo dovuto prima di tutto fare la progettazione di noi stessi. All’indomani del sisma ci siamo subito dovuti porre il problema dell’attrattività verso i nostri studenti. Ci siamo dovuti reinventare un modello convincente e credo che abbiamo fatto da stimolo per la città. Alla fine questo ci ha premiato in modo inatteso. Abbiamo realizzato quanto previsto nei famosi rapporti dell’Ocse».
Nella seconda parte della giornata, le realtà associative si sono messe a confronto per la tavola rotonda dal titolo “Il racconto della ricostruzione: l’universo delle associazioni”. Dal mondo della cultura alle esperienze nel campo sportivo, sociale e dell’impegno civile, in tanti si sono avvicendati sul palco dell’Auditorium del Parco del Castello. Di «bilancio positivo dell’edizione autunnale di “Officina L’Aquila” ha parlato il coordinatore generale Roberto Di Vincenzo.