casa dello studente, botta e risposta

«I condannati sono i parenti delle vittime»

L’AQUILA. Antonietta Centofanti del comitato familiari vittime casa dello studente scrive: «Facciamo volentieri a meno delle espressioni di solidarietà della avvocata Antonella Di Nino che non ha...

L’AQUILA. Antonietta Centofanti del comitato familiari vittime casa dello studente scrive: «Facciamo volentieri a meno delle espressioni di solidarietà della avvocata Antonella Di Nino che non ha mai seguito nessuna udienza del processo relativo alla tragedia della Casa dello Studente (il che è assolutamente legittimo), ma non ha avuto neppure l’onestà intellettuale (oltre che professionale) di leggere le motivazione delle sentenze dei vari gradi di giudizio. Ciò l’avrebbe messa al riparo da inopportune affermazioni ed azioni. Non leggeremo nulla sulla sua pagina Facebook, aperta per raccogliere espressioni di solidarietà e stima nei confronti dei condannati. Continueremo a lottare affinché venga fatta chiarezza anche sulle ulteriori responsabilità per quelle morti. Provi a chiedere, l’avvocata, sulla sua pagina Facebook, cosa si può rispondere alle sorelle e fratelli sopravvissuti, quando chiedono a genitori devastati se sarà ancora possibile la felicità; o un giorno di festa per la loro laurea o per le loro nozze; o se ci sarà ancora la possibilità di gioire di una notte di Natale. I Signori condannati tra qualche mese potranno chiedere gli arresti domiciliari o passare ai servizi sociali. La loro condanna è temporanea. La nostra durerà per tutta la vita. Mi auguro che scenda il silenzio su questa storia terribile che, come ci hanno detto nelle aule di giustizia per ben tre volte, poteva essere evitata».